Corriere di Bologna

LA COMMEDIA A TEATRO... PER RIDERE

Due spettacoli divertenti e ironici. Al Celebrazio­ni «Belle ripiene», pièce al femminile con Tosca D’Aquino e Rossella Brescia. Al Duse la compagnia dei Legnanesi, che celebra i 70 anni di attività con la sua comicità en travesti.

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Una è la tipica commedia al femminile. L’altra... anche. Ma en travesti. Anzi: è l’esempio più celebre di rivista all’italiana en travesti. La prima è incentrata sugli argomenti preferiti dalla maggior parte delle donne quando si ritrovano: uomini e cibo. La seconda ha a che fare con atmosfere misteriose e premonizio­ni.

La sfida di due teatri bolognesi del fine settimana è partita. Il Teatro Celebrazio­ni di via Saragozza ospita domani e sabato Belle ripiene, pièce leggera, divertente e un tantino ironica scritta e diretta da Massimo Romeo Piparo, con un cast di sole donne: Rossella Brescia, Tosca D’Aquino, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo. Il Duse di via Cartoleria invece riapre le porte alla storica compagnia dei Legnanesi che tornano a grande richiesta dopo i successi delle stagioni scorse, stavolta per festeggiar­e i 70 anni di vita con uno spettacolo che li celebra: 70 voglia di ridere. Abbiamo parlato di sfida ma l’uno non esclude l’altro, visto che Belle ripiene sosta domani e sabato (ore 21, info 051/4399123) e tre sono le repliche dei Legnanesi, fino a domenica (domani e sabato ore 21, domenica ore 16. 051/231836).

Belle ripiene, annunciata come «commedia dimagrante», intende far ridere gli uomini pur essendo nata per le donne attraverso le riflession­i di quattro aspiranti cuoche alle prese con l’apertura di un ristorante. Le caratteriz­zazioni non mancano: c’è la pugliese verace (Brescia), la chef raffinata che viene da Napoli (D’Aquino), la milanese vegana single ma, dice, per scelta (Lanfranchi) e la coatta romana (Sardo). Ognuna si porta dietro il proprio vissuto e non è un gioco condivider­lo con le altre. Se non altro ci provano. Come ha affermato lo stesso Piparo, «l’Italia si sta sfaldando, noi la riuniamo, almeno ai fornelli». Curiosità: le pietanze che preparano sono vere e il pubblico al termine dello spettacolo sarà chiamato a condivider­le con le attrici.

I Legnanesi, che con la loro comicità hanno conquistat­o l’Italia in rigoroso dialetto legnanese, invece tornano al Duse per raccontarc­i le nuove vicissitud­ini della famiglia Colombo. L’ambientazi­one è quella tipica della corte lombarda dentro cui si muovono Teresa (Antonio Provasio, qui anche regista), Mabilia (Enrico Dalceri) e Giovanni (Luigi Campisi). Le nuove avventure prendono corpo da oscure premonizio­ni di tal Gitana, misteriosa veggente che «vede» per Teresa realizzazi­oni di desideri che cambierà la vita dei nostri tre protagonis­ti. La premonizio­ne diventa realtà e al posto della vecchia corte c’è un bellissimo appartamen­to in un quartiere vip di Milano. Teresa e Mabilia vivono tra gli agi, Giovanni è sempre più bistrattat­o. Sarà vero? Non sveliamo null’altro. Se non che Teresa avrà a che fare con ben due Giovanni.

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In scena Da sx Roberta Lanfranchi, Rossella Brescia, Samuela Sardo e Tosca D’Aquino

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