Corriere di Bologna

Torna in campo il Bologna: c’è la Juve

Tifosi in fibrillazi­one ma Inzaghi sogna il colpaccio: «Schiero la formazione migliore»

- Mossini

Una serata di gala in un Dall’Ara più freddo che mai. Non si parla di meteo nonostante le previsioni di temperatur­e sotto zero ma di ambiente, perché Bologna-Juventus di questa sera (ore 20.45, diretta Rai1) si giocherà in situazioni particolar­i: pochi biglietti venduti e tifoseria rossoblù in subbuglio con i gruppi della curva che adotterann­o iniziative di protesta.

Inzaghi schiera la formazione migliore e prova il colpaccio.

Una serata di gala in un Dall’Ara più freddo che mai. Non si parla di meteo nonostante le previsioni di temperatur­e sotto zero ma di ambiente, perché Bologna-Juventus di questa sera (ore 20.45, diretta Rai1) si giocherà in situazioni particolar­i: pochi biglietti venduti e tifoseria rossoblù in subbuglio con i gruppi della curva che adotterann­o iniziative di protesta legate alla negativa gestione rossoblù. C’è chi lascerà vuoto il settore e chi entrerà rovesciand­o gli striscioni e dando vita a uno sciopero del tifo: a farlo rientrare non sono bastati il video di Saputo, i primi acquisti gli annunci sullo stadio (con data esatta e luogo della presentazi­one ancora in sospeso), ma Inzaghi vuole provare il colpaccio. “Andrà in campo la formazione migliore – attacca - abbiamo una grandissim­a possibilit­à che ci siamo guadagnati sul campo, giochiamo in casa contro una delle squadre migliori d’Europa. Dovremo dare continuità alla partita di Napoli, che ci deve restare negli occhi e nel cuore: è una partita secca in cui può succedere di tutto, giochiamo a testa alta anche perché abbiamo poco da perdere e tanto da guadagnare”. Il tecnico deve fare i conti con qualche assenza (lo squalifica­to Poli e gli infortunat­i Santander, Dzemaili, Nagy e Paz, tutti recuperabi­li per la Spal), ma ha due frecce in più al suo arco: “Soriano gioca, mentre deciderò se far giocare Sansone per 60 o per 30 minuti. Si sono posti nella maniera giusta e sono due giocatori duttili che volevo fortemente: ringrazio la società perché non avrei mai pensato di avere a Bologna due elementi con queste indiscutib­ili qualità”. Forse poteva uscirgli un po’ meglio, ma tant’è. Si parla anche di moduli: stasera dovrebbe essere 3-5-2, ma il tecnico rossoblù si diverte a giocare con i numeri: “Possiamo fare sia il 3-5-2 sia il 4-3-3, nel modulo che abbiamo usato di più Soriano era la mezz’ala che volevo perché di fatto può fare il trequartis­ta sotto le punte. Ma volendo possiamo schierarci anche con un 3-4-3, con Orsolini e Sansone o anche con Soriano che per me può fare l’attaccante esterno di un tridente”. Opzioni importanti, ma Inzaghi resta un allenatore precario. Stasera può giocarsela o viverla come un rodaggio per il vero esame a Ferrara, ma Superpippo promette battaglia: “Ho grande fiducia in questa dirigenza e dopo sei mesi ho le idee più chiare su tutto. Non mi piace che si cerchi un capro espiatorio quando le cose non vanno bene: al di là del fatto che potessi essere io, sono contento che la società non lo abbia fatto. Tutti dobbiamo dare di più, io e il mio staff per primi: in questa situazione tutti abbiamo fatto un passo indietro e abbiamo fatto un patto perché quanto fatto finora non è bastato”. Anno nuovo, vita nuova dunque. O almeno si spera. Inzaghi ci prova con la voglia: «Sono carico come una molla. Vorrei giocare ma non posso: cercherò di far dare il massimo ai giocatori. Le gerarchie sono azzerate: è sempre stato così, ma a maggior ragione ora andrà in campo chi pedala di più». Già stasera ci sarà parecchio da sgambare.

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