«Era lo scienziato più umanista» L’Alma Mater ricorda Calzolari
Oggi all’università la «lectio» per lo storico Rettore. A seguire il concerto della violinista Laura Marzadori e del pianista Olaf John Laneri
Scorrendo i temi che hanno attraversato la «lecture» con cui l’Alma Mater ha ricordato negli anni il suo ex Rettore Pier Ugo Calzolari, scomparso nel 2012, si incrociano i temi della globalizzazione o del rapporto tra rivoluzioni industriali e scienze umane, sino ad arrivare alla grande musica. A conferma di come Calzolari, definito da molti «il più umanista degli scienziati», avesse a cuore, parole sue, un tempo «forse mitico, in cui il pensiero poteva essere applicato armoniosamente in tutte le direzioni».
Calzolari ha guidato l’Alma Mater dal 2000 al 2009, dopo una lunga carriera accademica nella facoltà di Ingegneria e studi classici al Liceo Minghetti. A lui, nel giugno scorso, era stata intitolata un’aula in quel complesso di via Belmeloro che aveva inaugurato con l’allora presidente Giorgio Napolitano. Pronunciando in quell’occasione parole che riecheggiano ancora oggi profetiche: «L’Europa dell’economia fatica a crescere e ha deluso molte speranze, non così quella della cultura e della ricerca scientifica. Cultura e ricerca scientifica sono tuttora i più potenti strumenti di integrazione europea».
Per Luigi Busetto, professore emerito di Chimica e caro amico di Calzolari, è «il ricordo che avrebbe maggiormente apprezzato, il ritorno permanente in un’aula fra i suoi studenti che ha amato e rispettato come docente e come rettore». Anche in quell’occasione amici e familiari avevano rimarcato quella sua capacità, così rara, di abbracciare l’area tecnologica con quella umanistica, coltivando le passioni per la letteratura e la musica. Concetti su cui aveva ribattuto anche il sindaco Virginio Merola quando, nel 2013, aveva deciso di assegnargli alla memoria un riconoscimento che suonava come un ringraziamento quale l’«Archiginnasio d’oro».
Nel suo nome la World Federation of Scientist, presieduta dal fisico Antonino Zichichi, ha anche intitolato a Calzolari dieci borse di studio per giovani scienziati di paesi in via di sviluppo, per il suo «visionario ruolo nel promuovere il valore della scienza».
La «Lecture» in programma oggi ritorna sulla passione di Calzolari per la musica. Alle 17 nell’Aula Absidale di Santa Lucia, dopo i saluti del Rettore Francesco Ubertini, sarà la musicologa Giuseppina La Face a pronunciare la lectio «Gli ultimi canti di Franz». Con riferimento alle opere di Schubert recuperate solo dopo la sua morte, trascurate sino a quel momento e fortunosamente salvate dall’oblìo. A seguire un concerto con musiche di Beethoven e, appunto, Schubert, che vedrà impegnati il pianista Olaf John Lanerie la bolognese Laura Marzadori, primo violino di spalla nell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.
Un talento formatosi a Bologna, che Calzolari aveva seguito sin dai primi passi in rassegne come «Musica Insieme in Ateneo». Un concerto per ricordare chi, ha detto la musicista, «ha sempre creduto in me e nel mio futuro di violinista».