Troppe critiche, cancellati i corsi di Islam e arabo
La preside della scuola elementare di San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, dove nei giorni scorsi era scoppiata una polemica per l’organizzazione di corsi di arabo e cultura islamica di domenica, ha deciso di sospendere l’iniziativa. A partire da oggi, ogni domenica, ci sarebbero infatti dovuti essere corsi, aperti a tutti i bambini e ai ragazzi dai 6 ai 14 anni proposti e organizzati dall’associazione “La Pace” (composta da immigrati del Nordafrica) che aveva ottenuto dalla scuola la disponibilità di tre aule. Per calmare le polemiche l’associazione era stata costretta a spiegare ad alcuni genitori contrari all’iniziativa che le lezioni avrebbero riguardato esclusivamente l’insegnamento dell’arabo e dell’Islam inteso come religione di pace e non di un catechismo e che sarebbero state aperte anche a bambini non provenienti da famiglie arabe. Ma le polemiche erano finite addirittura in parlamento, con interrogazioni ministeriali annunciate da esponenti del centrodestra e perfino la minaccia di denunce. Un battage che deve aver convinto la preside a fare retromarcia anche se l’iniziativa era stata regolarmente avallata da una delibera del Consiglio d’istituto. Un epilogo che fa esultare Enrico Aimi, senatore di Forza Italia, tra i primi a sollevare il caso. «Tale episodio deve servire da monito e non farci abbassare la guardia. Occorre stabilire con chiarezza che i locali pubblici, e in particolare quelli di una scuola, non possono essere concessi a uso e consumo di associazioni islamiche, per fare proselitismo religioso. Su questo il Ministro dell’Istruzione deve intervenire con una circolare specifica». Forse proprio per non esporre la scuola e gli alunni, la preside ha deciso di fare retromarcia e cancellare un’iniziativa che in passato era già stata portata avanti.