Corriere di Bologna

Per eliminare Verona serve una bella Effe Martino: niente calcoli

- Enrico Schiavina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Se è vero che la seconda forza del campionato adesso è Verona e non più Treviso, quella di oggi è la partita dell’anno per la Fortitudo. C’è la Tezenis al PalaDozza (ore 18, diretta Trc) ed è praticamen­te una partita di playoff a gennaio. Vincere vorrebbe dire staccare la Scaligera di 4 vittorie più confronto diretto (+9 all’andata), tagliandol­i fuori per sempre dalla corsa per il primo posto. «Mai fatto di questi calcoli prima, non li facciamo neanche adesso anche se è chiaro che la partita è molto importante. Come detto molte volte quelle del mese di gennaio lo sono tutte, ma questa forse è la più difficile» concede Antimo Martino.

A spanne, conta anche più di quella del 27 contro una Treviso che ha appena tagliato uno dei due americani (Wayns), naviga a vista e oggi fa meno paura di questa Verona che cavalca 9 vittorie in fila. Lavoropiù al completo per la prima volta da novembre col rientro di Mancinelli, magari senza tanta benzina nella gambe ma certo addizione importante anche se la squadra senza di lui ha marciato come un orologio. «Felicissim­o di riaverlo, vedremo durante la partita quale potrà essere il suo utilizzo, non abbiamo pianificat­o nulla ma quel che conta è che sia tornato. Anche se magari sarà al meglio solo tra qualche settimana» dice Martino del ritorno del capitano. Escludendo tra l’altro qualsiasi ricorso al mercato, come era peraltro nella logica delle cose («Non ci abbiamo mai pensato, lui è il capitano e va aspettato, e comunque non vedo la necessità di modifiche»), il coach molisano torna a ruotare quattro lunghi visto che anche Benevelli è a disposizio­ne, nonostante la scavigliat­a di Roseto.

Importante, soprattutt­o contro la Tezenis che nello stesso ruolo 4 da qualche settimana ha fuori Mattia Udom, cioè il suo miglior rimbalzist­a, ed uno dei tre-quattro under 25 gialloblù con l’A1 nel mirino. Di certo i due ’94 Amato e Candussi, pirotecnic­o il primo ma concreto primo marcatore italiano del girone il secondo (bella sfida diretta con Pini, che da ex contro Verona ha quasi sempre giocato benissimo). Interessan­te davvero, questa Verona di Dalmonte che tira da tre (bene, 38%) più di tutte, 32 tentativi per gara, circa gli stessi che da due. E con la stella Jazzmar Ferguson mai entrato in quintetto, eppure primo realizzato­re (17 di media) e vero leader. «Ho avuto l’onore di essere stato suo assistente — chiude Martino — la crescita di Verona è evidentiss­ima. Vorrei una grande atmosfera, come quella contro Forlì».

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In vettaLa Fortitudo di Antimo Martino è al primo posto nel girone Est della A2: chi vince la regular season vola direttamen­te in serie A

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