Corriere di Bologna

«Obiettivo centrato solo per meriti nostri»

Sacripanti: «Sembravamo spacciati, dedico questo sogno ai tifosi». Si ferma Cournooh

- Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il pass per la Final Eight la Virtus l’ha staccato pochi minuti dopo le 20, quando a Masnago la squadra si stava preparando a scendere in campo per il riscaldame­nto: merito dell’ex Moraschini, autore della tripla sulla sirena che ha portato alla vittoria 79-76 di Brindisi a Trento, e di Jerrells, mattatore nella rimonta dal -8 di Milano a Trieste fino al 7377 finale. Dentro nelle otto di Firenze senza giocare, dunque, ma la Segafredo ha poi sigillato il traguardo (celebrato nel dopopartit­a anche dall’ad Dalla Salda) con una grande partita contro Varese: i bianconeri chiudono l’andata a 16 punti, a pari merito con Sassari e Brindisi ma ottavi per scontri diretti, e dal 14 al 17 saranno tra le protagonis­te della Coppa Italia giocandosi i quarti contro la corazzata Milano. Serata da incornicia­re per la squadra e per Sacripanti che hanno centrato il primo obiettivo stagionale.

«Sono contento per diversi motivi — sottolinea il tecnico bianconero — per la vittoria e perché abbiamo dominato la gara pur non avendo la forza di non subire il rientro di Varese. Eravamo già qualificat­i alla Final Eight prima della partita ma ci volevamo andare per nostri meriti e non per i risultati degli altri: è un obiettivo raggiunto nonostante un periodo di grandi difficoltà con tanti infortuni».

E a proposito di questioni mediche, la brutta notizia arriva dalla scavigliat­a subita da Cournooh: «Non riusciamo a goderci il successo neanche oggi — prosegue Sacripanti — a causa di questo infortunio discretame­nte pesante. Mi dispiace, sembra che non ne veniamo fuori: la caviglia è abbastanza gonfia, ha sentito dolore e vedremo il responso medico tra due-tre giorni».

Tra i protagonis­ti del colpaccio a Masnago senza dubbio il nuovo acquisto Moreira, celebrato anche dall’allenatore: «Avevamo pochi dubbi sul suo utilizzo. Chiude bene il ferro, ha buon passaggio ed è stato ben coinvolto pur sapendo 4-5 giochi d’attacco, non di più».

L’ultimo pensiero di Sacripanti è per i tifosi della Virtus, a cui era stata vietata la trasferta: «Sono contento per il club, che teneva tanto a entrare nelle Final Eight e fino a tre giornate fa sembravamo spacciati. Pareva un sogno irraggiung­ibile: lo dedichiamo ai nostri tifosi che ci seguono sempre e che a Varese non potevamo essere con noi: i due punti sono per loro».

” Il coach Abbiamo dominato la gara pur non avendo la forza di non subire il rientro di Varese e nonostante le difficoltà e gli infortuni

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Tonico Il coach della Virtus Stefano Sacripanti

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