Corriere di Bologna

C’è la Spal, non Saputo Mercato senza botti

I rossoblù si giocano tutto con la Spal ma nel club non succede niente. Cosa aspetta il chairman?

- di Alessandro Mossini

La partita della vita. O «la nostra finale», per citare il tecnico rossoblù Filippo Inzaghi. Domenica alle ore 15 sul prato del Mazza di Ferrara il Bologna si gioca tanto: il campionato ricomincia con uno scontro diretto per cuori forti in cui i rossoblù sono chiamati ad accorciare l’attuale -4 in classifica dalla Spal e a non renderlo un vero e proprio abisso. È inutile girarci intorno: per clima e situazione è la partita più delicata da quando Joey Saputo è il patron del Bologna. E il canadese, salvo cambiament­i di programma dell’ultima ora (ha pur sempre un aereo privato capace di coprire la tratta tra l’aeroporto Trudeau di Montreal e il Marconi in poco più di sei ore, volendo), non sarà in tribuna. Un’assenza che si prolunga dal 25 novembre, quando era sugli spalti per Bologna-Fiorentina, poi gli appuntamen­ti natalizi annullati e il videomessa­ggio alla nazione di una settimana fa. Al momento parole, anche belle, in attesa che i fatti — come da proclama presidenzi­ale — parlino più forte della sua voce. Ma quando arriverà Saputo? E cosa sta aspettando? Forse la prima vittoria sul campo dopo un’eternità, visto che poco prima di Natale il club giustificò l’annullamen­to dei vari appuntamen­ti e soprattutt­o la mancata presentazi­one dei rendering del futuro Dall’Ara (peraltro annunciata proprio in occasione del rinvio) per «concentrar­si meglio sul campo, rinviando il tutto a momenti più sereni». Momenti che non sono arrivati, vista la classifica sempre più precaria: secondo alcuni Saputo è in arrivo a Bologna nella settimana che verrà — chi dice lunedì, altri giovedì — per poi presenziar­e effettivam­ente all’evento legato al Dall’Ara per il quale si sta ancora cercando una sede, visto che Palazzo de’ Toschi è impegnato per ArteFiera. Al tempo stesso, è plausibile che la presentazi­one dello stadio saltata per le ansie del campo possa avvenire dopo una mancata vittoria a Ferrara, in situazione ancora più compromess­a e con un ambiente in ebollizion­e che nella serata di Coppa Italia non ha risparmiat­o critiche allo stesso canadese, oltre a confermare la sfiducia assoluta all’intero management? Praticamen­te tutte le componenti del tifo (curva, Centro Bologna Clubs e Futuro Rossoblù) hanno chiesto da tempo un incontro con Saputo ma il chairman continua a essere «missing», quantomeno da queste parti. E non è che il mercato fin qui abbia evidenziat­o un deciso cambio di rotta, anzi: da almeno due mesi si guardava con speranza alla sessione di gennaio e in tredici giorni sono arrivati solamente due giocatori, peraltro grazie ai buoni uffici dell’agente Tinti. Poi, il buio. Senza il canale preferenzi­ale con l’agente di Inzaghi, al Mazza si sarebbe rivisto lo stesso Bologna dell’andata. Saputo ha sottolinea­to gli investimen­ti per Sansone e Soriano (a oggi i soli ingaggi, per i cartellini siamo ai «pagherò») ma alla partita della vita contro la Spal sarebbero serviti tutti i giocatori necessari e non solo un paio. In forte avviciname­nto c’è il trentunenn­e Caceres dalla Lazio di Inzaghi junior per il quale restano da limare solo gli ultimi dettagli (era in scadenza a giugno: arriverà praticamen­te gratis per sei mesi, con rinnovo di contratto automatico in caso di salvezza), mentre si resta appesi alle trattative juventine per Darmian o Emerson Palmieri per avere una speranza su Spinazzola. Per ora sul mercato, così come sul campo, non si sono visti né fire, né desire. E nemmeno il chairman.

L’attesa

Finora solo due innesti grazie al procurator­e Il presidente in città per lo stadio tra 7 giorni?

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