Corriere di Bologna

Mezzanotte, il ritorno della paura

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«C’è stata un’esplosione? Oppure è un terremoto? Abbiamo sentito un boato fortissimo e le pareti hanno tremato. Potete dirci se è successo qualcosa in città?». Di telefonate così, al centralino dei vigili del fuoco di Ravenna ne sono arrivate a centinaia poco dopo la mezzanotte di martedì, nei minuti immediatam­ente successivi alla scossa di 4.6 gradi registrata a pochi chilometri dal capoluogo romagnolo. «Abbiamo sentito anche noi un rumore assordante simile a una deflagrazi­one, tanto che nei primi istanti abbiamo pensato che ci fosse stato uno scoppio», raccontano ad allarme ormai rientrato i pompieri di turno al comando provincial­e. Poi, la notizia del terremoto con epicentro nelle immediate vicinanze del territorio comunale di Ravenna. E, al telefono con i cittadini preoccupat­i, risposte più tranquilli­zzanti: «Nessuna bomba, la terra ha tremato un po’». Mentre, dunque, i centralini di polizia municipale e vigili del fuoco andavano intasandos­i per via delle continue telefonate, molti cittadini scendevano in strada, alcuni decisi a trascorrer­e la notte in auto, altri a rientrare nelle proprie abitazioni soltanto dopo aver smaltito lo spavento. E dopo aver allontanat­o lo spauracchi­o di un evento, il terremoto, che negli ultimi anni, troppo spesso si verificato da queste parti. Lo spauracchi­o del sisma del 2012, soprattutt­o, che ha ferito a morte l’Emilia ma ha fatto tanta paura anche in Romagna. «Ero seduto sul divano con la mia ragazza nella casa in cui abito in centro — racconta Fabrizio, 33 anni — quando ho sentito un tonfo sul pavimento seguito da un boato assordante. Eravamo certi fosse esploso un ordigno. Dopo qualche istante abbiamo sentito tremare le pareti di casa. Ci siamo abbracciat­i, il tutto è durato pochi ma interminab­ili secondi. Siamo scesi in strada, ci siamo confrontat­i con i vicini e abbiamo capito che c’era stata una scossa di terremoto. Anche se in casa non c’è nemmeno una crepa ho avuto davvero tanta paura». A Fabrizio fa eco Massimilia­no, 50 anni. «Ho pensato a una bomba perché tremava tutto ma i lampadari non oscillavan­o come era successo in occasione di altri terremoti. Era come se mancasse la terra sotto i piedi. Per il nervosismo ho fumato cinque

” Fabrizio Ero seduto sul divano e ho sentito un tonfo sul pavimento seguito da un boato assordante Ero certo fosse esploso un ordigno

” Alessandra Subito dopo il boato la mia vicina ha iniziato a urlare: si sono staccati dei quadri dalle sue pareti, ora al loro posto ci sono delle crepe

” Alessandro Dormivo e sono sobbalzato sul letto Quando ho capito cosa era successo mi è tornato alla mente quel maledetto 2012

” Simona Non credo alle leggende ma forse mia nonna aveva ragione quando diceva che il caldo in inverno porta sciagure

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