Corriere di Bologna

Le luci di Dalla accese fino al 6 marzo

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Le parole di Lucio Dalla continuano a illuminare via D’Azeglio. L’installazi­one ispirata a L’anno che verrà, realizzata dall’artista Antonio Spiezia, rimarrà infatti fino al 6 marzo. «Ogni giorno passeggian­do per la strada incrociamo persone che intonano la canzone: ne siamo orgogliosi», raccontano i commercian­ti della via che hanno chiesto e ottenuto la proroga. «Le luminarie L’anno che verrà sono diventate un’attrazione - dice l’assessore alla Cultura Matteo Lepore Meritano il nostro sostegno». Cattelan e Wolfango, il pittore bolognese scomparso due anni fa, nel 2017, ricordato con la pubblicazi­one in dvd del film Wolfango. Una lunga infedeltà.

E poi la sezione, ideata dall’iraniano Ehsan Khoshbakht, uno dei direttori artistici de «Il Cinema Ritrovato», intitolata «Agonia ed estasi: le arti visive sullo schermo».

Si parte oggi alle 18 al Lumière con Le sang d’un poète

di Cocteau, O poeta do castelo

del brasiliano Joaquim Pedro de Andrade e Stopforbud dei danesi Jorgen Leth, Ole John e Jens Jorgen Thorsen. Ma non è che l’inizio, dal 25 gennaio al 4 febbraio tutta la città sarà invasa dall’arte, tra installazi­oni, esposizion­i, incontri, mostre e appuntamen­ti diffusi in tutta la città.

È «Art City», kermesse promossa dall’amministra­zione comunale e che si sviluppa in parallelo a «Arte Fiera», una delle principali manifestaz­ioni di arte internazio­nale in Europa e che si tiene tra il 1 e il 4 febbraio, diretta da quest’anno dal veronese Simone Menegoi. A celebrare l’evento sabato 2, la White art night, la notte bianca dell’arte con eventi diffusi in tutta la città.

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