Corriere di Bologna

Landini alla Perla «Subito il piano industrial­e»

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E La Perla diventò il simbolo bolognese dei lavoratori che chiedono l’unità sindacale di Cgil, Cisl e Uil. In vista della manifestaz­ione di sabato a Roma, ieri nella sala delle assemblee ad ascoltare il neo segretario generale della Cgil Maurizio Landini c’erano tutte. Sì perché l’80% dei 500 dipendenti della storica azienda di lingerie di via Mattei è donna. Dopo essersi aggiornato sulla situazione – i sindacati stanno aspettando che il fondo olandese Sapinda Holding che ha acquisito il sito quasi un anno fa presenti il nuovo piano industrial­e –, Landini ha raccolto sotto le Due Torri il desiderio che oggi — ci ha tenuto a rimarcare — accomuna la maggior parte dei lavoratori: «Che le organizzaz­ioni sindacali non si dividano e che Roma sia l’inizio di un nuovo percorso di unità». Un’unità che faccia rima con lavoro e sviluppo. «Lo chiediamo per La Perla e per tutti: il lavoro e lo sviluppo lo creano gli investimen­ti sull’innovazion­e di prodotto e la qualità dell’occupazion­e». Dopo aver spiegato che l’intento di sabato è chiedere al governo di avviare un confronto con le parti sociali, Landini ha tirato le orecchie al vicepremie­r Lugi Di Maio sulla ex Bredamenar­ini. «Al governo che dice “abbiamo risolto il problema”, rispondo che è risolto quando l’azienda ricomincer­à a costruire autobus. Stiamo rinnovando il parco autobus del Paese, ma li paghiamo a quelli che li fanno altrove». Lasciata La Perla, Landini ha presenziat­o all’assemblea generale della Cgil che ha eletto i sette componenti della nuova segreteria di Maurizio Lunghi.

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Esterno Landini fuori dalla Perla

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