Corriere di Bologna

Bper e Unipol Banca verso la fusione Sul piatto 280 milioni

Oggi il cda

- Massimo Degli Esposti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Idettagli si sapranno solo domattina alle 7 quando Unipol e Bper Banca, in due comunicati distinti, renderanno pubbliche le decisioni dei rispettivi Cda. Ma la sostanza sembra scontata e assolutame­nte in linea con quel che gli osservator­i ipotizzano da anni: Unipol Banca uscirà dal perimetro del gruppo assicurati­vo bolognese per essere ceduta a Bper. La transazion­e avverrà prevalente­mente cash, per un valore che ambienti vicini alla trattativa indicano in 280 milioni di euro. Ma altre stime indicano una forchetta tra 350 e 400 milioni. Tutto dipenderà dalle modalità dell’operazione che potrebbe prevedere una piccola quota pagata in azioni. Oggi Unipol controlla il 15,06% del capitale di Bper e ne è già il principale azionista, ma è autorizzat­a dalla Bce a salire fino al 20%. In ballo c’è anche la quota di Arca che la ex popolare modenese si appresta a rilevare dalla liquidazio­ne di Veneto Banca e che potrebbe entrare in qualche modo nella transazion­e. Di certo il lungo negoziato nel quale Unipol e Bper sono state assistite rispettiva­mente da Mediobanca-Credit Suisse e Citi si è concluso positivame­nte. Anche se solo qualche settimana fa, al Forum di Davos, l’ad di Unipol Carlo Cimbri indicava tra i possibili acquirenti anche Ubi Banca e Banco BPM. Hanno però avuto la meglio lo stretto rapporto commercial­e che da tempo lega i due partner e la contiguità territoria­le sull’asse Modena-Bologna.

Unipol Banca porta in dote a Bper 512.000 clienti, una rete di 258 filiali in 16 regioni con 2.177 dipendenti e 254 consulenti finanziari, una raccolta totale di 59 miliardi e attività per oltre 12 miliardi di euro. A fronte dei 71 miliardi di attivo di Bper, l’acquisizio­ne non rappresent­a certo un salto dimensiona­le. E le due reti di sportelli dovranno essere razionaliz­zate per evitare sovrapposi­zioni nell’area emiliana, dove Bper ha già dovuto fare i conti con le 100 filiali di CariFerrar­a, rilevata due anni fa. Unipol Banca, però, è appena stata alleggerit­a da 2,177 miliardi di sofferenze finite nella bad bank rimasta alla capogruppo Unipol e nel primo semestre 2018 ha rivisto un piccolo utile di 13 milioni a fronte del passivo di 713 milioni registrato nel 2017, prima della pulizia. Può rappresent­are insomma un rafforzame­nto per Bper, in attesa dell’ auspicata alleanza con un altro istituto di media taglia. Il 28 febbraio l’ad Alessandro Vandelli presenterà il nuovo piano industrial­e e si vedrà. Sul fronte Unipol, l’uscita dal settore bancario dovrebbe aprire la strada all’accorciame­nto della catena di controllo, cioè alla fusione fra UnipolSai e la holding Unipol, dal momento che, ceduta Unipol Banca, le attività di entrambe rimarrebbe­ro concentrat­e sul business assicurati­vo; quello a cui Cimbri più tiene.

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