Corriere di Bologna

Poli: «Mihajlovic ci chiede il calcio totale»

Presentati Lyanco e Edera: il difensore starà però fuori un mese. Soriano: «Ora più coraggio»

- A. Mos. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

” Lyanco Se dopo trenta secondi Icardi fa gol la gara cambia, quando ha sbagliato ho capito che potevamo vincere

La notizia peggiore da qualche giorno a questa parte per il Bologna è arrivata nella mattinata di ieri: il difensore Lyanco a Milano ha rimediato una lesione all’ileopsoas destro e dovrà fermarsi circa un mese. Il Bologna darà una valutazion­e definitiva sui tempi di recupero solo la prossima settimana — dopo aver rivalutato le sue condizioni — ma il brasiliano salterà sicurament­e le sfide contro Genoa, Roma e Juventus. Un contrattem­po che non ha cancellato il sorriso del difensore nel giorno della sua presentazi­one: «A Torino ho passato un anno difficile della mia vita, stando fuori otto mesi per un problema al piede. Dopo il rientro mi sono sempre allenato e appena arrivato a Bologna ho avuto l’opportunit­à di giocare: l’ho fatto e ora devo stare di nuovo fermo, ma è il calcio. Chi sta fuori non si ferma, giocando può succedere: mi spiace, cercherò di rientrare il prima possibile». Mihajlovic lo aveva voluto per sciogliere l’impasse rossoblù sul mercato alla voce difensore e proprio il serbo ha forgiato Lyanco a Torino: «Mi ha insegnato a fare prima il difensore e poi il resto. In Brasile ero lezioso, facevo molte più finte. Al Botafogo fino ai 15 anni ho giocato centrocamp­ista, poi ho sostituito un difensore squalifica­to e il presidente mi ha fatto subito firmare il contratto, specifican­do che avrei fatto il difensore». Ora dovrà fermarsi ai box, ma intanto ha messo la firma sui tre punti di Milano: «Se Icardi dopo trenta secondi fa gol viene fuori un’altra partita ma quando ha sbagliato ho subito pensato che avremmo vinto». Non ha debuttato a San Siro Simone Edera, ma l’esterno — classe ‘97 di proprietà del Torino, come Lyanco — guarda già all’impegno di domenica: «La vittoria di San Siro ci ha dato maggiore consapevol­ezza, ora servirà continuità contro il Genoa. Mihajlovic ce lo ha detto: servirà la stessa mentalità vista contro l’Inter o quel successo perderà di significat­o». Ha voglia di mettersi in mostra, dopo tanta naftalina. Anche perché Bologna ha un doppio significat­o: «Sono venuto qui a giocarmi le mie carte sperando di trovare lo spazio che a Torino non avevo, anche perché a giugno ci sono gli Europei Under 21 e voglio dimostrare il mio valore anche al ct Di Biagio per essere presente alla gara inaugurale che si giocherà qui con la Spagna». Entrambi elogiano i modi schietti e diretti di Mihajlovic, ma i tratti della gestione del serbo emergono anche nelle parole di diversi rossoblù a Sky: «Stiamo lavorando intensamen­te ed è ciò che ci serve — spiega Soriano — Mihajlovic vuole coraggio, aggressivi­tà e fiducia». Gli fa eco il compagno di reparto Poli: «Mihajlovic ci ha chiesto di alzare il baricentro cercando aggressivi­tà e uno contro uno, praticamen­te un calcio totale. Ora testa al Genoa: una vittoria non cancella gli ultimi mesi». La chiusura è di Skorupski: «La vittoria ci ha dato gioia e fiducia ma siamo ancora terz’ultimi: presto usciremo dalla zona rossa. Sanabria? Eravamo a Roma insieme, conosco il suo piede». Domenica sarà il pericolo numero uno.

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