In cartellone l’Orchestra Mozart di Abbado diretta da Bernard Haitink Continua poi l’attività di formazione. E sarà inaugurata la sala dei cimeli di Mozart Concerti e divulgazione
«Unitate melos», musiche per la condivisione, è il suo motto. Fondata nel 1666 dal conte Vincenzo Maria Carrati, nel ‘700 ha avuto tra i suoi insegnanti padre Martini, uno dei primi storici della musica, teorico e didatta stimatissimo, tra i suoi studenti Mozart, tra i suoi soci il famoso castrato Farinelli. Molti grandi musicisti, italiani e stranieri, in seguito vi sono stati associati. Nonostante i suoi 350 e più anni l’Accademia Filarmonica di via Guerrazzi 13 gode ancora di ottima salute: si appresta a inaugurare la stagione concertistica, lanciando in questi giorni la campagna abbonamenti, e si impegna a continuare l’incessante attività nel campo dell’alta formazione e della divulgazione musicale.
Il presidente Loris Azzaroni ha presentato nei giorni scorsi l’articolato programma dei cartelloni 2019. Si inizierà il 2 marzo con la rassegna «Il sabato dell’Accademia», con ensemble cameristici che, ogni volta alle 17, si esibiranno nella sala intitolata a Mozart, in un rapporto ravvicinato con l’ascoltatore che ricorda le condizioni di ascolto ideali del salotto. Un altro programma sarà «Il quartetto in sala Mozart», in orario serale (20.30). In aprile all’auditorium Manzoni sarà organizzato l’«Orchestra Mozart Festival» con tre appuntamenti con la creatura sinfonica di Claudio Abbado, diretta il 26 e il 28 da Bernard Haitink e impegnata la prima sera alle 20.30 in musiche di Haydn e Beethoven, la domenica alle 17 in un programma comprendente composizioni di Mendelssohn-Bartholdy, Mozart e Schubert. Il 27 alle 17 invece la Mozart offrirà un concerto con i suoi solisti, ancora con un programma classico incentrato su Mozart e Beethoven. Nei prossimi giorni sarà annunciata l’inaugurazione di una sala con cimeli dedicata al famoso esame di Mozart per diventare «maestro compositore» affiliato all’Accademia nel 1770.
«Il sabato dell’Accademia» si apre col trio Ceccanti-Ceccanti-Fossi, che tornerà per chiudere la rassegna il 23 novembre: nelle due serate si ascolteranno, complessivamente, due trii di Schubert e i due sestetti per archi di Brahms trascritti per trio. Un altro trio, quello delle sorelle Marzadori, si esibirà in maggio con musiche di Mozart, Beethoven e Strauss.
Ma molte sono le simmetrie del cartellone: due condei
La proposta
Programma articolato con esibizioni solitarie, ensemble da camera, quartetti e musica sinfonica
certi per pianoforte, con Martina Consonni in musiche di Chopin e con Nicola Pantani in composizioni di Debussy, entrambi allievi della prestigiosa Accademia pianistica di Imola; tre pomeriggi con solisti dell’orchestra Mozart, il flautista Mattia Petrilli accompagnato da Pierpaolo Maurizzi al pianoforte il 30 marzo, il violinista Francesco Senese con Andé Gallo al pianoforte il 25 maggio e la clarinettista Mariafrancesca Latella con il piano di Roberto Arosio il 5 ottobre. Sabato 6 aprile István Bátori eseguirà sullo storico organo secentesco Traeri dell’Accademia musiche di soci secenteschi e settecenteschi dell’istituto come Degli Antoni, Corelli, Cirri, Martini e Mozart. La serie quartetti sarà inaugurata dal Quintetto Bartholdy con musiche di autori vissuti tra ‘800 e ‘900; proseguirà con l’emergente spagnolo quartetto Quiroga e col lanciatissimo Quartetto Meccore, in un programma con autori dell’Est Europa. Il Quartetto Echos suonerà invece nella rassegna dei «Sabato».
L’attività dell’Accademia continua con corsi di alta formazione affidati ai compositori Azio Corghi e Mauro Bonifacio, a Romano Vettori per l’esecuzione «storicamente informata», a Cristino Rossi per il repertorio violinistico del ‘900 e, novità di quest’anno, al mezzosoprano Luciana D’Intino per il canto lirico. Una giornata di studi su Berlioz è prevista il 5 ottobre. La divulgazione comprenderà incontri nelle scuole a cura di Dario Ravetti e un ciclo di storia della musica di Piero Mioli. Proseguirà la commissione a giovani compositori di opere da eseguirsi in prima assoluta in autunno.
Nell’ambito del lavoro di conservazione del pregevole patrimonio storico documentale dell’Accademia sarà sviluppato il rapporto con l’Istituto dei beni culturali dell’Emilia-Romagna, anche in vista della digitalizzazione. La Regione è convinta sostenitrice dell’Accademia, come pure il Comune di Bologna, che nel 2018 ha assegnato all’istituzione un contributo speciale di 50mila euro, nel progetto per rilanciare il ruolo di «Bologna città della musica» Unesco. Info: www.accademiafilarmonica.it