«L’occupazione è un tema anche qui Gli imprenditori vogliono flessibilità»
Michele Poggipolini (Confindustria) e il sondaggio Ipsos
Èil binomio occupazione ed economia il primo problema (39%) da affrontare nei comuni secondo gli emiliano-romagnoli, stando a quanto registrato dall’ultimo sondaggio Ipsos, seppure la regione negli ultimi anni abbia ridotto la disoccupazione e superato la crisi meglio di altre. Per Michele Poggipolini, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Emilia, è un dato «che forse può risultare sorprendente, ma parliamo di una regione che vuole sempre crescere, senza contare che per le imprese non è mai facile trovare lavoratori» con le adeguate competenze. «Questi risultati dicono semplicemente una cosa — spiega — bisogna fare di più».
Cosa?
«Dare agli imprenditori più flessibilità, soprattutto sul lavoro».
In alcuni casi flessibilità ha significato libertà di licenziare.
«No, intendo l’opportunità di dare all’imprenditore la possibilità di gestire il rapporto con i dipendenti in maniera non forzata. Oggi il decreto Dignità impone contratti a tempo determinato di 24 mesi, ma molti imprenditori giunti al tredicesimo mese, per via delle clausole di legge, già si ritrovano nelle condizioni di non poter rinnovare. Ritengo più ragionevole il precedente limite di 36 mesi».
Per gli emiliano-romagnoli la mobilità è al secondo posto. Anche per voi industriali è uno dei temi principali?
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«È molto importante. Da un lato ci sono le infrastrutture, e ricordo quanto sia cruciale la realizzazione del Passante di mezzo. Poi c’è la mobilità nella Città metropolitana, fatta di collegamenti non solo tramite mezzi pubblici ma con servizi di car sharing, car pooling, Mobike e piste ciclabili».
Anche su questo fronte l’EmiliaRomagna deve fare di più?
«Prendiamo Milano. Non ha migliorato la sua mobilità perché ha costruito il doppio delle strade, ma perché ha migliorato i suoi servizi e si è aperta alle nuove tecnologie».
A Bologna il car sharing è arrivato.
«Deve essere sfruttato e rafforzato di più».
Come valuta l’operato del presidente Stefano Bonaccini?
«Parliamo di una regione molto attiva. Si può sempre migliorare, ma ho visto delle azioni positive».
Come vivete l’ipotesi di un cambiamento politico in vista delle elezioni amministrative e regionali?
«Senza pregiudizi. L’importante è che ci siano persone che hanno intenzioni giuste e concrete per rilanciare il nostro territorio».
È in arrivo una lunga campagna elettorale.
«Spero si dia attenzione al mondo dell’impresa, abituato a lavorare in modo concreto e fare gli interessi di tutti».
Il limite di 36 mesi per i contratti a tempo determinato sarebbe più ragionevole