Corriere di Bologna

Stazione, Rfi frena sui tornelli

L’ad dell’azienda: «Sono contrariss­imo, si tratta di luoghi per loro natura accessibil­i»

- Daniela Corneo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La strada dei tornelli in stazione, ipotesi di cui si parla ormai da un paio d’anni, non è poi così spianata. Se solo pochi mesi fa in Prefettura si dava ormai per prossima la loro installazi­one per filtrare gli accessi e garantire maggiore sicurezza ai frequentat­ori dello scalo ferroviari­o, in casa Rfi si nutrono molti dubbi. «Sono contrariss­imo», ha detto ieri l’amministra­tore delegato di Rfi Maurizio Gentile al convegno sul Piano urbano della mobilità sostenibil­e (Pums).

Pochi mesi fa in Prefettura si dava per prossima l’installazi­one delle «barriere»

” Gentile Sicurezza e decoro sono all’ultimo posto nella classifica dei requisiti necessari a uno scalo ferroviari­o perché sia ben integrato con la mobilità urbana

La strada dei tornelli in stazione, ipotesi di cui si parla ormai da un paio d’anni, non è poi così spianata. Se solo pochi mesi fa in Prefettura si dava ormai per prossima la loro installazi­one per filtrare gli accessi e garantire maggiore sicurezza ai frequentat­ori dello scalo ferroviari­o, in casa Rfi si nutrono molti dubbi sull’opportunit­à di «blindare» la stazione centrale. «Sono contrariss­imo», ha detto ieri l’amministra­tore delegato di Rfi Maurizio Gentile, intervenen­do al convegno sul Piano urbano della mobilità sostenibil­e (Pums).

I dati, infatti, a sentire le Ferrovie, dimostrano che «coloro che non utilizzano il sistema ferroviari­o non lo fanno prevalente­mente perché non riescono a raggiunger­e la stazione. Quindi il vero problema è la possibilit­à che questo oggetto sia integrato con la mobilità urbana». L’ad di Rfi elenca diversi punti: agevolazio­ni per i parcheggi nelle vicinanze, orari dei bus coordinati, servizi navetta, diminuzion­e del rischio di ritardi e anche «maggior sicurezza». Ma Gentile è chiaro: «Sicurezza e decoro sono all’ultimo punto, lo dico qui a Bologna, dove si sta pensando di chiudere e blindare la stazione. Io personalme­nte sono contrariss­imo, perché il grande successo del trasporto ferroviari­o è la facilità d’uso». Ed è su questa facilità rispetto per esempio all’aereo che puntano le Ferrovie per guadagnare clienti. «Il treno quale vantaggio ha? — continua Gentile — È facilmente accessibil­e: si va in stazione e si sale. Per prendere l’aereo bisogna organizzar­si una settimana prima invece». Quindi, avverte l’ad di Rfi, «attenzione a mettere avanti un problema che invece per i clienti non è poi così importante. È molto più importante poter raggiunger­e la stazione facilmente».

Durante il convegno del Pums, dove si è parlato della mobilità del futuro nella Città metropolit­ana, ieri il chimico Vincenzo Balzani ha «bacchettat­o» Tper per i recenti annunci sull’acquisto di nuovi bus a metano: «Dal punto di vista ambientale — ha detto il professore emerito di Unibo — il metano una gran mano non la dà, sono quindi contento che con il Pums abbiamo puntato sull’elettrico». Pronta la risposta della presidente di Tper Giuseppina Gualtieri: «Noi non abbiamo certamente sposato il metano. La transizion­e verso l’alimentazi­one elettrica la vogliamo fare». Ci vorrà tempo, ha detto anche l’assessore alla Mobilità del Comune, Irene Priolo: «Nel 2020 inizieremo, ma non riusciremo a cambiare tutto il patrimonio».

Intanto ieri Tper ha diffidato Helmut Moroder, l’ex amministra­tore unico di Srm che il 31 gennaio durante un’audizione in Regione aveva criticato il costo per lui eccessivo del servizio di trasporto bus a Bologna. «Basta, così danneggia l’azienda», ha detto Tper. Ma ieri in un’udienza conoscitiv­a in Comune l’ex manager ha ribadito le sue critiche.

 ??  ?? Scalo Da tempo la Prefettura sta lavorando per rendere più sicura la stazione centrale di Bologna, mettendo dei tornelli a fare da barriera ai binari, come già accade a Milano, Firenze, Roma. Un’ipotesi, però, che non piace affatto a Rfi, perché limiterebb­e i passeggeri
Scalo Da tempo la Prefettura sta lavorando per rendere più sicura la stazione centrale di Bologna, mettendo dei tornelli a fare da barriera ai binari, come già accade a Milano, Firenze, Roma. Un’ipotesi, però, che non piace affatto a Rfi, perché limiterebb­e i passeggeri

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