L’auto rottamata tempestata di multe
L’odissea di un cittadino dura da dieci anni: «Colpa delle telecamere Sirio e Rita»
Il signor Marchesini ha fatto tutto come doveva, almeno così credeva: ha rottamato la sua automobile nel lontano 2008. Eppure, continua a prendere multe che lo fanno disperare.
Colpa delle telecamere Sirio e Rita che leggono male il numero di targa di un’altra auto in circolazione. O, forse, si spinge a ipotizzare, l’imperizia del vigile urbano che si occupa di trascrivere i dati dal terminal. Ma questa pare un’ipotesi più remota.
La macchina è stata rottamata nel 2008, ma continua a prendere multe e a far disperare il proprietario.
Colpa delle telecamere Sirio e Rita che leggono male il numero di targa di un’altra auto in circolazione, o forse imperizia seriale del vigile urbano che si occupa di trascrivere i dati dal terminal, sanzionando un’incolpevole automobilista, infuriato perché in pochi mesi è stato costretto per ben tre volte a rivolgersi agli uffici della Polizia locale per farsi annullare i verbali.
È il signor Daniele Marchesini a raccontare la sua disavventura, sperando di sollecitare una soluzione definitiva al problema. «Nel 2008 ho portato a rottamare la mia auto, una Opel Meriva grigia — spiega Marchesini —. La scorsa estate però ho avuto una brutta sorpresa. Ho ricevuto una multa per non aver rispettato una preferenziale. Ovviamente sono rimasto senza parole».
L’automobilista si è subito solertemente rivolto agli uffici di via Ferrari e là, dopo aver fatto dei controlli negli archivi, gli agenti hanno potuto constatare che l’auto targata CW03… era effettivamente finita nel cimitero dei motori già da molti anni e quindi la multa è stata annullata.
Tutto sembrava risolto, nulla di speciale insomma. Se non che, pochi mesi dopo ecco la seconda puntata della commedia poco divertente. «Dovevo verificare l’iter di una pratica per mio figlio — aggiunge l’automobilista —. E ho chiesto se in merito all’auto rottamata adesso risultasse tutto in regola. Controllando un agente mi ha detto che in realtà a giorni mi sarebbe stato notificato un altro verbale dopo quello già annullato»
E un altro gli è stato recapitato a casa pochi giorni fa: con l’auto fantasma avrebbe fatto una presunta infrazione rilevata dal varco Rita in via Sant’Isaia. In entrambi i casi il signor Marchesini è sbiancato, provando a vederci chiaro. Una serie di incroci e approfondimenti ha permesso di accertare che quelle multe erano in realtà dirette a un’altra Opel Meriva, sempre di colore grigio, e con la targa praticamente uguale a quella del malcapitato: un solo numero di differenza, un 5 al posto del 3. «A quel punto l’unica motivazione che mi è stata data per il disguido è stato un errore da parte delle telecamere, sia Sirio che Rita. Che evidentemente leggono male il numero della targa o l’imprecisione di un vigile», chiarisce Marchesini. Una disavventura molto simile a quelle segnalate recentemente da altri automobilisti. «Io avendo rottamato l’auto mi sono subito accorto dell’errore. Ma quanti sono a pagare ingiustamente perché distrattamente non si accorgono dell’errore?».