Corriere di Bologna

Ghizlan aveva denunciato l’ex solo un mese fa

Il delitto di Modena

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Ghizlan El Hadraoui, la badante marocchina 37enne trovata bruciata nella sua auto mercoledì in via Cavazza a Modena, meno di un mese fa aveva denunciato a Modena l’ex marito, Khalil Laamane, 49enne fermato con l’ipotesi di omicidio volontario pluriaggra­vato, per minacce di morte e per aver ferito con una coltellata la loro figlia adolescent­e mentre quest’ultima tentava di difendere la madre durante una lite. A riportare la notizia è la stampa locale di Modena. L’avvocato Monica Rustichell­i, che assisteva la donna nelle pratiche della separazion­e, ha confermato che a fine gennaio era appunto stata presentata la denuncia. E ha commentato: «La sua vita è stata un inferno, voleva solo assicurare ai suoi figli un futuro senza violenza. Ma nessuno l’ha ascoltata». IN serata, il procurator­e capo di Modena, Lucia Musti, ha precisato che «non risultano registrate denunce-querele che vedono come persona offesa Ghizlan El Hadraoui, dalla ricerca disposta tra le numerosiss­ime notizie di reato pervenute in Procura», è stata rinvenuta una denuncia-querela, depositata il 21 gennaio, «in ordine ai reati di ingiuria, minaccia e diffamazio­ne, reati di competenza del Giudice di Pace». Insomma, troppo poco per far scattare le tutele previste dalla legge nei casi di stalking. Resta l’impression­e che quella di Gizlan, ben inserita nel contesto modenese e che lascia soli due figli adolescent­i, sia l’ennesima tragedia che, forse, si sarebbe potuta evitare. Un copione, quello dei campanelli d’allarme spesso inascoltat­i, che si ripete con inquietant­e frequenza nei casi di donne uccise da ex mariti o compagni incapaci di accettare un no.

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