Corriere di Bologna

Mobili, dipinti e archeologi­a industrial­e. L’arte antica di Modenantiq­uaria

- P. D. D.

Tre saloni dislocati in un’area espositiva di 15 mila metri quadrati con oltre un centinaio di selezionat­e gallerie: da nomi storici come Fondantico, Cesare Lampronti, Maurizio Nobile e Robertaeba­sta, a new entry come Romano Fine Art, Salamon e Callisto Fine Art. A comporre una kermesse di rilievo europeo, la principale in Italia del settore, che ormai da 33 anni disegna gli scenari legati all’antiquaria­to d’arte, con punte che arrivano a un Guercino quotato oltre 800 mila euro. «Modenantiq­uaria», sino al 17 febbraio a Modena nei padiglioni della fiera, entra oggi nel vivo, dalle 10,30 alle 20, raccoglien­do artisti, collezioni­sti e semplici appassiona­ti legati al mercato dell’arte antica (ingresso 15 euro, info su www.modenantiq­uaria.it). Tra i pezzi forti si potranno incrociare mobili antichi di diverse epoche insieme a dipinti come le due nature morte, o meglio le due «nature in posa» come le definiva Federico Zeri, di Abraham Brueghel, pittore della seconda metà del Seicento, che lavorò a lungo a Roma seguendo i dettami di Caravaggio. La mostra, che nel comitato scientific­o vanta i nomi di Marco Riccomini, Andrea Bacchi e Anna Orlando, arriva ad accostare opere dei Carracci a memorabili­a di Star Wars, divisa in tre sezioni compresa «Modenantiq­uaria». Ai tesori dell’antiquaria­to si affiancano infatti i saloni Excelsior, incentrati sulla pittura ottocentes­ca, e Petra, dedicato alle antichità per parchi e giardini. Quest’ultimo salone «green» è uno scrigno delle curiosità, che offre ai visitatori pezzi di antiquaria­to per esterni, per arricchire le aree verdi di statue di dimensioni imponenti, anfore in terracotta, cancellate in ferro battuto, antichi vasi portafiori, fontane e vasche in marmo, ma anche intere serre e giardini d’inverno. La sorpresa di quest’anno, negli spazi verdi curati dalla bolognese Latifolia Group, è costituita dal grande giardino centrale progettato dall’architetto Tiziano Lera che propone un inconsueto accostamen­to di un David alto sei metri e di una «supercar» made in Modena. Nel giardino dominato dalla grande statua ci sono anche creazioni in bronzo e marmo con testimonia­nze dell’archeologi­a industrial­e tra Otto e primo Novecento: strumenti di lavoro, tavoli, enormi lampade ma anche strutture architetto­niche liberty e decò e infissi d’epoca, spesso provenient­i dall’Europa del nord o dell’est. Dall’Europa occidental­e giungono invece pezzi provenient­i da conventi, scuole, caserme, stazioni dismesse o distrutte, arredi di vecchi hotel. Molte anche le cancellate e le ringhiere e persino le strutture di vecchi magazzini. Oggi alle ore 18 è previsto poi l’incontro

Più di cento selezionat­e gallerie tra nomi storici e new entry. E un Guercino quotato oltre 800 mila euro

«Ottocento, che passione!», con il giornalist­a Alberto Mattioli, Pietro Cantore, presidente degli antiquari modenesi, l’antiquario Marco Voena e Fernando Mazzocca, docente di Museologia a Milano. Tutti chiamati a spiegare perché, a fronte del ‘900, il cosiddetto «secolo breve», l’Ottocento continui invece a risultare estremamen­te longevo e coinvolgen­te. Come conferma l’ormai ventennale appuntamen­to con «Excelsior», rassegna di pittura italiana proprio di quel tempo.

 ??  ?? Saloni Alcune esposizion­i da vedere a Modenantiq­uaria. La fiera è dislocata in tre saloni in un’area di 15 mila mq. Opere dell’800 e del 900 che si potranno visitare fino al 17 febbraio a Modena
Saloni Alcune esposizion­i da vedere a Modenantiq­uaria. La fiera è dislocata in tre saloni in un’area di 15 mila mq. Opere dell’800 e del 900 che si potranno visitare fino al 17 febbraio a Modena
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy