Calcinacci su Strada Maggiore Mozzate le teste di Santa Caterina
Transennata la facciata della chiesa. Rimosse dai pompieri le parti pericolanti
Sono caduti ieri su Strada Maggiore alcuni pezzi delle statue sulla facciata della chiesa di Santa Caterina. I vigili hanno transennato l’area e i pompieri rimosso le parti pericolanti. Ora bisognerà restaurare le quattro statue. «Ma servono risorse», dice il parroco don Goriup.
Forse il vento. Forse la mancanza di una manutenzione costante. O semplicemente il fatto che quelle statue, e la chiesa a cui fanno da ornamento, sono lì dal 1800 le prime, addirittura dal 1600 la seconda. Fatto sta che, probabilmente per un mix di fattori, ieri mattina dalla facciata della chiesa di Santa Caterina di Strada Maggiore sono crollati dei calcinacci. A cedere sono stati alcuni frammenti delle statue che si trovano sulla sommità dell’edificio: i calcinacci sono finiti a terra a ridosso dei portici, gli stessi di cui si parla per la candidatura Unesco, poco lontano dalle strisce pedonali in un tratto di Strada Maggiore molto trafficato e frequentato anche dai pedoni.
Per fortuna i frammenti non hanno colpito nessun passante, nè alcun mezzo in transito da Strada Maggiore, uno dei tratti scelti dal Comune da inserire nel dossier dell’Unesco per la sua bellezza architettonica. Dopo il crollo sono intervenute immediatamente le pattuglie dei vigili urbani e subito dopo sono arrivati i vigili del fuoco. Sono stati loro che, una volta raggiunte le statue con l’autoscala, hanno svolto alcune verifiche sui manufatti e messo immediatamente in sicurezza la facciata della chiesa, in attesa di un sopralluogo più approfondito. Per evitare ulteriori crolli i vigili hanno dovuto staccare le teste pericolanti e altre parti delle statue, che saranno tutte da restaurare.
A seguire passo passo le operazioni di messa in sicurezza è stato, ieri, monsignor Lino Goriup, parroco da molti anni di Santa Caterina. Goriup, consapevole del rischio che hanno corso i passanti, continua a ripetere: «Ringrazio il cielo che non ci siano stati danni nè alle persone nè alle cose. Questa è stata una grande fortuna».
Il parroco racconta che ieri, una volta avvisato del crollo, ha chiesto subito l’intervento di vigili e pompieri. «I pompieri — spiega — hanno verificato lo stato abbastanza critico delle statue sulla facciata e hanno rimosso i pezzi pericolanti. Non avevamo mai avuto segnali che quelle statue potessero essere a rischio e all’apparenza non sembrava, ma è anche vero che sono molto in alto e sono totalmente inaccessibili». Insomma, in pratica era impossibile, secondo il parroco, accorgersene solo rivolgendo lo sguardo alla facciata della chiesa.
Una volta, quindi, garantita la sicurezza, ieri è stato avviato subito l’iter per il restauro. «Sono stati rimossi i pezzi pericolanti — spiega Goriup — e sono partite già le pratiche presso la Soprintendenza. Ora dovremo provvedere anche chiedendo qualche aiuto sia ai Beni culturali che alle Fondazioni. Abbiamo quattro statue da ricollocare». Quanto alla manutenzione, Goriup non punta il dito contro nessuno, «perché capisco che ci sono poche risorse per tutti». Ma forse, proprio in vista della candidatura dei portici all’Unesco, un aiuto in più dal Comune per la parrocchia di Strada Maggiore sarebbe un buon segnale.
Goriup Non ci eravamo accorti di nulla, ora abbiamo già attivato l’iter per ricollocare le quattro statue