Mix di droghe, morto 28enne: inchiesta
Il giovane trovato senza vita in casa dagli amici: nel mirino due spacciatori
Sarebbe stato un mix di eroina e ketamina a stroncare la giovane vita del 28enne trovato morto domenica pomeriggio in casa di alcuni amici in via Zamboni. Come detto ai carabinieri da alcuni conoscenti sentiti a lungo, il ragazzo della provincia di Cosenza avrebbe assunto le droghe mentre era insieme a più persone. Ci sarebbero già uno o due nomi di persone che avrebbero ceduto le sostanze. Il pm indaga per morte in conseguenza di altro reato.
Una notte di eccessi e di sballo, poi qualche ora dopo il week end di divertimento insieme agli amici di sempre, si è trasformato in tragedia per Andrea Silvio Rocchetto, 28enne della provincia di Cosenza. Il giovane è morto domenica pomeriggio, poco dopo le 17, nell’appartamento di alcuni amici in via Zamboni.
Le cause della morte non sono ancora chiare, anche se è certo che non si è trattato di un omicidio, visto che sul corpo non c’erano segni di violenza. Ma il pm Bruno Fedeli ha disposto l’autopsia sul corpo del ragazzo e oggi conferirà l’incarico al medico legale. Dai racconti degli amici che erano con Andrea, infatti, i carabinieri della stazione Bologna, intervenuti sul posto domenica pomeriggio, hanno subito sospettato una possibile overdose. E dopo aver sentito molte persone informate sui fatti per l’intera nottata di domenica, fino a tutta ieri mattina, il cerchio sta per chiudersi anche attorno ai pusher che avrebbero ceduto gli stupefacenti.
Gli inquirenti battono una pista ben precisa: la Procura ha aperto un fascicolo per spaccio e morte come conseguenza di altro reato. Almeno un nome, probabilmente anche due, potrebbe presto essere iscritto sul registro degli indagati. Due amici del 28enne, infatti, studenti universitari, dopo una iniziale reticenza e una nottata passata sotto torchio, hanno infine raccontato ai carabinieri di aver trascorso il sabato notte insieme ad Andrea e ad altre persone in giro per locali tra il centro e la zona universitaria. I ragazzi avrebbero assunto ketamina ed eroina, forse fumata o sniffata, ma non è chiaro se è stata acquistata come cocaina. Anche chi è sospettato di aver ceduto gli stupefacenti è un conoscente di uno degli amici del 28enne.
Le cause della morte di Rocchetto restano però ancora da chiarire, sarà l’autopsia a stabilirlo. Da un primo esame dei sanitari del 118 intervenuti domenica pomeriggio, sembra che Andrea sia morto per un arresto cardiocircolatorio. Cosa lo abbia provocato e quali quantità di stupefacenti avesse assunto, se sufficienti a provocarne la morte, saranno l’esame autoptico e i tossicologici a stabilirlo. Il giovane era arrivato da Rende, comune in provincia di Cosenza, per trascorrere il week end con gli amici, anche loro dello stesso paese di origine. I due ragazzi sono studenti fuorisede a Bologna e vivono nell’appartamento in cui è morto l’amico. Domenica pomeriggio sono stati loro a chiamare il 118 quando si sono resi conto che Andrea aveva perso i sensi. I sanitari, giunti sul posto, hanno poi allertato i carabinieri che hanno avviato le indagini. Sul corpo del ragazzo non ci sono né segni di violenza né di assunzione di sostanze per via venosa. Nell’appartamento non è stato rinvenuto alcun tipo di droga.
In via Zamboni La Procura indaga per morte in conseguenza di altro reato, oggi l’autopsia sul giovane
” L’abbiamo presa durante la notte passata nei locali del centro e in via Zamboni