«Il censimento dei radical chic», un romanzo tra fantasia e realtà
È un’Italia ribaltata quella in cui pensiero e parola sono sinonimi di malafede, un trucco delle élite per ingannare il popolo. Il quale si dedica a insulti via web e bastonate, in una caccia alle streghe che dopo clandestini, rom, raccomandati e omosessuali metterà sotto tiro gli intellettuali. «Il censimento dei radical chic» (Feltrinelli) è il nuovo romanzo di Giacomo Papi, che l’autore presenterà alle 18 all’Ambasciatori insieme a Marcello Fois. «Gli intellettuali di sinistra — secondo Papi — si presentano come coloro che sanno e non come coloro che hanno dubbi. E poi negli ultimi anni hanno accettato la diseguaglianza». Nel libro il primo a cadere, linciato sul pianerottolo di casa, è il professor Giovanni Prospero, colpevole di aver citato il filosofo Spinoza in un talk-show. Dopo essere stato rimbrottato da un ministro degli Interni che si finge più rozzo di quanto non sia per conquistare maggiori consensi: «Questo è uno show per famiglie e chi di giorno si spacca la schiena ha il diritto di rilassarsi e di non sentirsi inferiore». Dopo l’omicidio verrà istituito il grottesco Registro Nazionale degli Intellettuali e dei Radical Chic. (P. D. D.)