«Frame» porta in scena le figure sospese dei quadri di Hopper
Arriva dalla Puglia a Teatri di Vita stasera e domani alle 21 «Frame», uno spettacolo sul più iperrealista e metafisico dei pittori Usa, firmato dal regista che ha vinto l’anno scorso l’Ubu con un «Macbettu» precipitato in feste, credenze, umori, lingua della Barbagia. «Frame», con la regia di Alessandro Serra, è una produzione dei Cantieri Teatrali Koreja, una realtà produttiva che frequenta il meglio della ricerca nazionale e internazionale in terra di Salento. «Frame» sta per quelle cornici che sembrano isolare dalla realtà e dalle possibilità di movimento le figure sospese dei quadri di Edward Hopper. Lo spettacolo di Serra non è però una drammatizzazione del mondo apparentemente statico del pittore: cerca di ritrovare dietro la fissità un movimento, una vita, non illustrativa delle situazioni quanto onirica. Scrive il regista: «Di Hopper non mi interessano le indubbie qualità pittoriche quanto piuttosto la capacità di imprimere sulla tela l’esperienza interiore. Ricrearla in scena. Farla vedere, anche solo per un istante. Nei suoi quadri non vi è alcuna intenzione morale o psicologica, egli semplicemente coglie il quotidiano dei giorni».(Ma. Ma.)