Corriere di Bologna

Bomba-beffa di Vitali Virtus, addio ai playoff

La Virtus spreca 11 punti di vantaggio a 4’ dalla fine Vitali la punisce «di tabella» allo scadere: 77-75. Playoff addio

- di Luca Aquino

Ancora lui, Luca Vitali. Il play della cantera bianconera, che già aveva freddato la Virtus allo scadere lo scorso anno al PalaDozza, si ripete e regala a Brescia il successo 7775 con una tripla di tabella a fil di sirena. Poco prima, a quattro secondi dal termine, Kevin Punter aveva portato in vantaggio la Virtus dopo una partita da 3/18 prima di quel cesto. Un finale amaro, che decreta la fine di ogni speranza playoff per la Segafredo al termine di una gara indecifrab­ile. Prima strapersa, con la partenza 16-0 e il -15 dell’intervallo, poi stravinta sul +14 a 6’30” dal termine e sul +11 a -4’30”, poi persa a fil di sirena.

Nella serata da 4/19 di Punter e 0/6 di Aradori verrebbe da dire che è già un miracolo essere arrivati a giocarsela. Invece anche questa gara va a inserirsi nella collana di occasioni perdute di questa annata. Perché è inspiegabi­le l’approccio mentale alla partita, subendo un 16-0 in poco più di quattro minuti all’inizio, senza capire nulla contro la zona 3-2 marchio di fabbrica di Brescia e condannand­osi all’inseguimen­to. Una partita di mille parziali, perché a quello iniziale di Brescia è seguito quello di 0-11 per la Segafredo, poi un nuovo 10-0 per la Leonessa prima dell’intervallo, lo 0-17 bianconero del terzo quarto e il 12-0 che negli ultimi 4’30” ha ribaltato definitiva­mente la partita. La Virtus si è trovata sotto palesando i soliti difetti di letture offensive e posizionam­ento difensivo, soprattutt­o nei rientri poco equilibrat­i e pigri che hanno concesso 20 punti con 6 triple a Hamilton nel primo tempo.

Poi, dopo l’intervallo, Djordjevic ha mandato Martin su Vitali, che aveva comandato nella prima metà con 10 assist. Spegnendo in questo modo la luce bresciana, la Segafredo ha aumentato i giri in difesa e ritrovato fiducia in attacco dopo un primo tempo da 27% al tiro. Per una volta non è andata sotto fisicament­e vicino a canestro e cavalcando Moreira e Kravic ha messo la freccia (49-58 all’ultimo pit stop) con l’ottimo impatto in regia di Pajola. Lo stesso spartito è stato recitato anche nella prima metà dell’ultimo quarto, ma quando Brescia ha cambiato le carte in tavola non si è stati nuovamente capaci di adeguarsi.

Un paio di possessi con Martin lontano da Vitali hanno ridato ossigeno ai padroni di casa che hanno poi trovato un eroe per caso in Laquintana. Il play di riserva si beve quasi da solo il -11 e sorpassa (72-71) a un minuto dal termine. Taylor, che spreca (ancora una volta quest’anno) tre liberi pesantissi­mi nel finale, non completa il gioco da tre punti a -45”, Abass risorpassa a -25” (74-73) e Punter fa il miracolo recuperand­o il rimbalzo su un suo stesso errore a -4” (7475).

Sembra il gol partita, ma la Virtus deve ancora una volta fare i conti con il suo killer Vitali (nella foto Ciamillo).

-4 La valutazion­e di Aradori, 0 punti con 0/6 al tiro in 18 minuti

67 La valutazion­e della Virtus, avanti anche di 14, contro il 95 di Brescia

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