Lo «sbloccacantieri» del Comune per il cinema Modernissimo: fondi in anticipo aspettando Roma
L’idea di Palazzo d’Accursio
Forte di un bilancio «virtuoso», il Comune di Bologna anticiperà i soldi, promessi dal Ministero ma bloccati a Roma da un ricorso, necessari per far partire il cantiere del Modernissimo. Fine dei lavori prevista per il 2020.
La pratica del Modernissimo fin qui è rimasta bloccata a Roma. Il recupero del teatro sotterraneo e il progetto di far rinascere la storica sala cinematografica in piazza Maggiore è ancora in attesa del milione e 200 mila euro con cui il Ministero dei Beni Culturali aveva premiato il progetto bolognese attraverso i fondi del Piano straordinario per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche. Il via libera era arrivato un anno fa. Ma il ricorso degli sconfitti di quella gara ha congelato il finanziamento. «E la prossima udienza al Tar è prevista per luglio», ricorda il direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli. «Entro settembre dovremmo avere la sentenza» e, nel caso fosse favorevole, anche 1,2 milioni di euro.
Farinelli e la Cineteca non dovranno attendere tanto, in realtà. Perché in Comune si è deciso di accelerare i tempi e velocizzare la pratica di un cantiere che sembrava non dover aprire mai. Nell’attesa del finanziamento in arrivo da Roma, potendo contare su un bilancio virtuoso, Palazzo d’Accursio ha messo a disposizione le risorse perché i lavori partano.
Serve una copertura totale delle spese per avviare la riqualificazione (ed evitare il pericolo di cattedrali incompiute), per questo motivo i ritardi ministeriali ne hanno fatto slittare l’avvio. Se tutto andrà bene e il verdetto del Tar sarà positivo per Bologna e il suo antico cinema, probabilmente i fondi arriveranno da Roma in corso d’opera.
Tutti, Comune in primis, desiderano che la trasformazione del Modernissimo si compia il prima possibile. Anche per una questione di costi. La proprietà dell’immobile è privata (e fa capo alla Emmegi Cinema srl) e grazie alla concessione del cambio d’uso (a negozio) dei locali sotto il portico, Palazzo d’Accursio e la Fondazione Cineteca si sono aggiudicati il comodato gratuito dei locali dell’ex teatro Modernissimo (classe 1915), poi cinema Arcobaleno, per 49 anni. Il protocollo d’intesa è stato firmato 5 anni fa. Si capisce che ogni giorno andato è perso anche negli incassi, oltre che nella fruizione pubblica degli spazi.
L’intervento del Comune non può quindi che far felice Farinelli e gli amanti della settima arte, che ritroveranno nel cuore del centro un nuovo polo bolognese della cultura cinematografica. «Appena l’offerta si trasformerà in realtà — annuncia — partiremo con la gara per i lavori, ed entro l’autunno del 2020 a questo punto avremo il Modernissimo».
Per il progetto sono stati stanziati in totale 3,7 milioni di euro: un milione da Unindustria e altri privati, il resto dal Comune che in totale quindi contribuisce con 2,7 milioni. Non si tratta di portare a nuova vita «solo» lo storico cinematografo — previsti 2 schermi, qualità massima sia dell’immagine che del suono, cabina di proiezione trasparente —, ma di dare spazio anche ad altre attività, alcune delle quali utili pure a sostenere economicamente il progetto.
” Gian Luca Farinelli Partiremo con la gara per i lavori e per l’autunno 2020 sarà pronto