Corriere di Bologna

Diritti lgbt, Paruolo torna alla carica sull’utero in affitto

- M. C. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La legge anti-discrimina­zione dell’Emilia-Romagna giace nei cassetti della Regione, bloccata dallo stallo Pd sulla maternità surrogata; e Giuseppe Paruolo, consiglier­e, ex Margherita e leader dell’area PerDavvero, torna alla carica e punta il dito contro la «palude» dem riferendos­i a quegli esponenti democratic­i che non si dicono favorevoli alla pratica ma che hanno firmato ugualmente appelli contro l’emendament­o. «Sia l’appello Li Calzi-Montera che altre successive dichiarazi­oni — scrive Paruolo sul suo blog — riconoscon­o che l’emendament­o taglierebb­e i finanziame­nti regionali ad alcune associazio­ni ovvero ammettono che queste associazio­ni lottano contro le discrimina­zioni omofobiche promuovend­o anche la pratica della maternità surrogata. Proprio perché il tema esiste ed è di merito, non possiamo continuare a divagare: occorre prendere con chiarezza posizione, sapendo che sulla maternità surrogata non ci sono vie di mezzo e che il silenzio è complice, a maggiore ragione chiedere il ritiro dell’emendament­o equivale ad esprimersi a favore: chi pretende che non sia così, fa un’affermazio­ne illogica». Non ci sta il presidente del Cassero-Arcigay Vincenzo Branà: «Paruolo ci dica cosa vuole fare con quell’emendament­o, dica che è un tentativo di evitare un dibattito e sottrarre democrazia nella nostra Regione. La sua è una clausola ritorsiva fortissima che non ha eguali nel nostro paese, nemmeno nelle regioni governate dal centrodest­ra».

” Branà (Cassero) La sua è una clausola ritorsiva senza eguali nel Paese

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