Corriere di Bologna

La Lega: attacchi vergognosi E la Borgonzoni celebra Marconi

La Borgonzoni ha passato la mattinata al Mausoleo Marconi

- F. Ro. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Dovrebbero vergognars­i». Da Sasso Marconi, dove ha celebrato la nascita di Guglielmo Marconi, Lucia Borgonzoni replica agli attacchi della piazza a Salvini. «La sinistra strumental­izza il 25 Aprile», dice Gianluca Vinci.

«Dovrebbero solo vergognars­i a parlare di democrazia, partigiani e libertà». Fedelissim­a di Matteo Salvini e sottosegre­tario alla Cultura del governo Conte, Lucia Borgonzoni risponde a muso duro agli attacchi che sono arrivati ieri mattina dal palco delle celebrazio­ni di Bologna per il 25 Aprile.

Se il Movimento 5 Stelle è stato presente nelle piazze di tutta la regione, come era accaduto anche negli anni scorsi per la verità, la Lega emiliano-romagnola si è mossa in ordine più sparso. Borgonzoni, per esempio, ha seguito l’esempio di Salvini e ha scelto di celebrare soprattutt­o un’altra ricorrenza: la nascita di Guglielmo Marconi. Ieri mattina il sottosegre­tario era infatti a Sasso Marconi per celebrare la ricorrenza insieme alla figlia dell’inventore della radio, Elettra Marconi.

Borgonzoni, che con le sue parole su Facebook ha incassato attacchi al Pd ma anche agli «alleati» 5S, non è stata comunque l’unica ad alzare gli scudi in difesa di Salvini. Quello che è arrivato da Bologna è un attacco strumental­e e grave, che dimostra come ancora oggi il 25 Aprile venga utilizzato dalla sinistra per fare bieca campagna elettorale», sottolinea il segretario della Lega emiliana, Gianluca Vinci. «Il 25 Aprile — aggiunge Vinci — meriterebb­e più rispetto, soprattutt­o da parte di quelli che lo sventolano tanto».

In piazza, ma a Ferrara, è andato invece Alan Fabbri, capogruppo della Lega in Regione e candidato del centrodest­ra in città alle prossime Amministra­tive. Difficile, per lui, non celebrare il 25 Aprile. «Mio nonno Giampietro era un partigiano bianco — ricorda Fabbri — ha fatto l’alpino e dopo l’armistizio ha combattuto sulle montagne». E a Ferrara come a Bologna, sottolinea il leghista, «si è strumental­izzato per l’ennesima volta il 25 Aprile. Purtroppo in Emilia-Romagna la sinistra è abituata a far passare il messaggio che il 25 Aprile è solo per i comunisti. Anche se vai a

Fabbri Mio nonno era un partigiano bianco, per questo sono andato in piazza a Ferrara

un’assemblea dell’Anpi tutti si chiamano “compagno” tra di loro». Il vicepremie­r Matteo Salvini è andato in Sicilia «per fare una cosa bella, inaugurare il nuovo commissari­ato di Corleone. Non c’è nulla di male nella scelta che ha fatto — insiste Fabbri — non è giusto, né normale che nella piazza di Bologna ci sia una pletora ristretta che voglia attaccarlo per questo, quando oggi si dovrebbe unire». Per il capogruppo leghista, comunque, il 25 Aprile «resta una festa di tutti». «Sono stupidi quelli che il giorno prima inneggiano a Benito Mussolini — dice ricordando l’episodio che ha coinvolto degli ultrà della Lazio a Milano — così come è stupido usare questa data per facili strumental­izzazioni politiche. Ma credo che la maggior parte della gente sappia giudicare e distinguer­e chi strumental­izza veramente questa ricorrenza».

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Lo scatto sul web Borgonzoni ieri con Elettra Marconi
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