L’azienda gioiello senza più eredi venduta a blocchi
Le figlie fanno altro, l’ultima cessione è la Laminam
Laminam Spa ha un nuovo padrone. È il fondo di private equity Alpha che, assieme al manager Alberto Selmi, ne ha rilevato il controllo da Franco Stefani che la fondò nel 2001 come costola del suo System Group. Dopo la cessione a gennaio di System Spa al gruppo Coesia di Isabella Seràgnoli, è un altro pezzo dell’azienda, fiore all’occhiello dell’industria delle ceramiche, a passare di mano per volontà dell’imprenditore in mancanza di eredi (le due figlie fanno altro nella vita).
Laminam Spa ha un nuovo padrone. È il fondo di private equity Alpha che, assieme al manager Alberto Selmi, ne ha rilevato il controllo da Franco Stefani, classe ’45, geniale imprenditore modenese che la fondò nel 2001 come costola del suo System Group. Nell’operazione chiusa l’altro ieri sera passa ad Alpha un’azienda con ricavi per 110 milioni nel 2018 (+29%) e un risultato lordo di 26 milioni. Insomma, una delle punte di diamante della Ceramic Valley sassolese. Alpha e Selmi (che resterà azionista e ad) assicurano di voler dare «una ulteriore spinta allo sviluppo internazionale della società» proseguendo il sogno imprenditoriale del fondatore.
Nel 2016, quando lo incontrammo nel suo quartier generale di Fiorano Modenese, Stefani ci rispose in modo sibillino: «Quale sarà la mia prossima invenzione? La più importante di tutta la mia vita: una soluzione innovativa per dare al mio gruppo continuità dopo di me». L’ha fatto nel giro di sei mesi, mantenendo appieno la promessa di «inventarsi qualcosa». Non ha passato il timone alle due figlie Fabrizia e Alessandra, la prima allevatrice di cavalli e la seconda appassionata di architettura e design. Non è andato in Borsa, come tutti pensavano. Non ha ceduto tutto alla solita multinazionale e nemmeno ha scelto un super manager a cui affidare il gruppo per nome e per conto della famiglia. No, ha preferito scomporlo pezzo per pezzo, scegliendo per ciascuno il padrone migliore. In gennaio System Spa, cuore del gruppo negli impianti per l’industria ceramica con oltre 380 milioni di fatturato, è andato a Coesia di Isabella Seragnoli. Oggi tocca al gioiellino Laminam, l’azienda che Stefani creò per dimostrare agli scettici piastrellari sassolesi che le sue nuove macchine potevano lavorare l’argilla in modo rivoluzionario, stendendola in lastre sottilissime e di grande formato; oggi le sue lastre coprono oltre il 30% del mercato, sono impiegate anche nel mobile-arredamento e rappresentano l’innovazione su cui il distretto della piastrella ha ritrovato la sua leadership globale. Una «innovazione dirompente», l’ha definita Selmi ringraziando ieri Stefani.
Poco dopo il nostro incontro Stefani aveva ceduto anche System Logistic (stoccaggio e gestione automatizzata di magazzino, 100 milioni di fatturato e 250 dipendenti) ai tedeschi di Krones, multinazionale del packaging alimentare. Di System Group restano ora le retroguardie: Modula, System sicurezza e Premium Care nell’intra logistica; in tutto meno di 50 milioni di fatturato. Vedremo dove Stefani le accaserà. «Il mio impegno primario — ha commentato — è quello di garantire negli anni a venire l’eccellenza manifatturiera sul territorio. Dopo un’attenta analisi, Alpha ha dimostrato di essere il giusto acquirente per la sua esperienza a livello internazionale». Alpha è infatti un gruppo di private equity specializzato in mid-cap europee, con partecipazioni per oltre 2 miliardi di euro. In Italia, ha in portafoglio la ex bolognese Caffitaly (macchina per caffè), Remazel Engineering (oil&gas), Optima (energia e telecomunicazioni) e il Gruppo Savio (macchine per filati). Cifre non ne sono state fatte, ma secondo gli analisti Laminam sarebbe stata valutata almeno 300 milioni. Alpha avrebbe superato la concorrenza, tra gli altri, di Investindustrial, Sun Capital, Bc partners, Ardian. Coesia avrebbe invece sborsato 400 milioni per il 60% di System Spa.