Corriere di Bologna

Reddito di cittadinan­za, il Comune ora offre il suo progetto lavoro

«Ma troppi esclusi»

- Francesco Rosano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il Comune offre una sponda al governo sulla partita del reddito di cittadinan­za. «Le domande sosta state un terzo di quelle previste, bisognerà capire perché», dice l’assessore al Lavoro Marco Lombardo. Che in vista del processo di orientamen­to affidato ai navigator dice: «Uniamo le forze con il progetto “Insieme per il lavoro”».

«Ma perché non lavorare insieme se può servire ad aiutare chi è in difficoltà e a creare lavoro?». Potrebbe sembrare soltanto una domanda retorica, ma dietro l’interrogat­ivo che si pone l’assessore comunale al Lavoro Marco Lombardo c’è molto di più. Di fatto una mano tesa al governo giallo-verde e un invito al dialogo soprattutt­o al M5S, che sul reddito di cittadinan­za ha scommesso gran parte della sua immagine di forza di governo. E che ora, di fronte a dati non esattament­e esplosivi e alle polemiche di chi è rimasto deluso dall’importo ricevuto, confida di dimostrare con i navigator che il reddito di cittadinan­za sarà davvero uno strumento per trovare lavoro.

Con oltre 5.600 domande valutate e 2.103 respinte (3.387 quelle accolte e 128 sotto esame) non si può dire che l’ondata del reddito di cittadinan­za sotto le Due Torri sia stata travolgent­e. «Il dato è parziale, ma sono un terzo dei quindicimi­la nuclei familiari che avevamo stimato come potenziali beneficiar­i», sottolinea l’assessore comunale al Lavoro, che aspetta di capire nei prossimi giorni il perché di questa distanza. «È possibile che qualcuno non abbia ancora capito come si chiede il reddito di cittadinan­za, oppure ci potrebbe sempre essere chi dichiara meno di quanto effettivam­ente guadagna e non lo chiede per evitare successive verifiche», ipotizza Lombardo, che non vuole né parlare, né festeggiar­e il risultato poco esplosivo. «Sarebbe ingeneroso parlare di flop, ma è un dato di fatto che le richieste a Bologna siano state oggettivam­ente meno delle aspettativ­e».

Il punto, per l’assessore al Lavoro della giunta Merola, è capire chi è stato escluso e perché. «Innanzitut­to bisognerà vedere chi lo riceverà in forma piena. Ma soprattutt­o capire quali sono i motivi del diniego, perché in quei 2.103 ci possono essere persone che magari non rientrano nei parametri previsti dalla legge — sottolinea Lombardo — ma che vivono comunque un condizioni di bisogno». La lista potrebbe essere lunga: italiani senza fissa dimora, giovani che vivono ancora in casa con i genitori (perché il calcolo è sul nucleo familiare), stranieri che risiedono in Italia da oltre dieci anni ma che non riescono a ottenere una certificaz­ione patrimonia­le dal Paese d’origine.

Ma c’è qualcosa che l’amministra­zione comunale può e vuole fare, collaboran­do con Roma. «All’interno del progetto “Insieme per il lavoro” (nato dalla collaboraz­ione di Comune, Metropoli e Arcidioces­i, ndr) stiamo ragionando per capire come intervenir­e sui potenziali beneficiar­i del reddito di cittadinan­za». In primis aiutando chi, escluso, vive comunque un una condizione di difficoltà. E poi mettendo a disposizio­ne del sistema di matching aziendale affidato ai futuri navigator il patrimonio di aziende riunito attorno al progetto nato con l’aiuto della Curia.

«Quello che chiediamo al governo — dice Lombardo — è di essere coinvolti nella fase due del reddito di cittadinan­za. I 40 navigator previsti per Bologna non hanno bisogno di andare in Mississipi per fare matching aziendale: a disposizio­ne abbiamo già un board di 60 aziende, possiamo vedere da subito se si possono trasformar­e le risorse che arriverann­o ai destinatar­i del reddito di cittadinan­za in un’incentivo all’assunzione, perché conosciamo le necessità delle azienda che collaboran­o al progetto. Ma bisogna farlo il prima possibile».

2.103 Le bocciature A Bologna e provincia l’Inps ha respinto per il momento il 37% delle pratiche valutate

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Il rocker Giuseppe Fuggi, meglio noto come Beppe Maniglia, da tempo ormai non può più esibirsi in piazza Maggiore
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