L’agricoltura 4.0 per abbattere i costi
Attraverso app e mappe gli agricoltori ridurranno i consumi nei campi
Conserve Italia, consorzio cooperativo di San Lazzaro di Savena leader nella trasformazione alimentare e noto in tutta Italia per aver acquisito marchi storici come Cirio, Valfrutta e Yoga, entra nell’Industria 4.0 e lancia un sistema pilota per ridurre lo spreco di acqua nell’irrigazione dei campi coltivati a pomodoro, fagiolo, pisello e mais dolce. La sperimentazione, prima in Italia, punta a ridurre fino al 7% il consumo idrico e a offrire agli agricoltori un modello ecosostenibile da imitare. Pensato in collaborazione con l’Università di Milano e co-finanziato dal piano di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna, è un progetto di innovazione agronomica della durata triennale di cui si vedranno i primi frutti entro il 2019.
«La riduzione del consumo di acqua in agricoltura — sottolinea il direttore generale di Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti — è un obiettivo sul quale lavoriamo da tempo: avendo il vantaggio di essere una cooperativa, possiamo avere, attraverso i nostri 14 mila soci agricoli, il controllo di tutta la filiera a partire dal seme e siamo nella condizione ideale per migliorare i nostri livelli di sostenibilità sin dall’inizio del processo produttivo». «Crediamo fortemente che la competitività delle produzioni italiane rispetto al mercato globale — aggiunge Rosetti — passi anche attraverso una maggiore attenzione all’uso delle limitate risorse ambientali». Ma come sarà possibile ridurre il consumo idrico durante il processo di irrigazione? «Semplice, applicando le nuove tecnologie a un settore tradizionale come l’agricoltura — spiega Stefano Moretti, referente del progetto e responsabile sperimentazione dell’ufficio agricolo di Conserve Italia —. In collaborazione con Roberto Confalonieri, agronomo dell’Università di Milano, è stato ideato un software gestionale che, attraverso app scaricate su smartphone e mappe satellitari, stiamo già applicando in tre aziende agricole delle province di Ferrara e Piacenza e che aiuta gli agricoltori, adeguatamente formati, a capire quando irrigare e di quanta acqua necessiti un determinato terreno, per evitare sprechi e consumi eccessivi. Il dispositivo permette inoltre di ridurre l’utilizzo degli agrofarmaci, dei trattamenti fitosanitari e di migliorare il rendimento delle coltivazioni».
L’obiettivo è quello di estendere il software antispreco su tutti i 15 mila ettari di orticole gestiti da Conserve Italia e un domani, chissà, alla maggior parte delle aziende agricole italiane.