Corriere di Bologna

La pace fiscale finisce in rissa

La vigilanza privata ha chiesto l’intervento per calmare gli animi. La scadenza è il 30, l’ufficio: oggi aperti

- Mauro Giordano

In fila dalla notte all’Agenzia delle Entrate per la rottamazio­ne delle cartelle: e arriva la polizia

Alcuni erano in fila dalle 3 di notte. Cinque ore dopo, poco prima dell’apertura degli sportelli, c’erano già mille persone in fila. Mille contribuen­ti indebitati con il Fisco che vogliono usufruire della pace fiscale. Una ressa degenerata in urla, litigi e spintoni quando si è capito che meno della metà sarebbe stata ricevuta. E in via Tiarini, all’Agenzia delle Entrate, è arrivata la polizia.

Chi si è presentato all’alba di ieri negli uffici dell’Agenzia delle Entrate-Riscossion­e (la ex Equitalia) in via Tiarini 37 aveva già decine di persone in fila davanti perché qualcuno si era accampato alle 3 di notte. Una ressa che verso le 8,15, quando gli sportelli sono stati aperti, è diventata ingestibil­e: la lunga colonna di «contribuen­ti dannati» sfiorava le mille presenze ed è bastato poco ad alzare la tensione tra insulti, urla e spintoni. Come spesso succede in questi casi, è dovuta intervenir­e un’ambulanza per soccorrere una signora che nell’agitazione del momento ha avuto un malore.

Sono gli effetti della grande corsa finale, che scade martedì, per presentare domanda alla rottamazio­ne delle cartelle esattorial­i o accedere al «saldo e stralcio» dei

Alla fine sono stati staccati 400 numeri, ma oggi ci sarà una apertura straordina­ria

debiti previsto dalla cosiddetta pace fiscale: in totale le richieste per le due procedure arrivate da inizio anno e fino al 18 aprile in Emilia-Romagna sono state 61.000, delle quali 52.000 legate alla terza rottamazio­ne degli ultimi anni e 9.000 al saldo e stralcio.

Due volanti della polizia e una pattuglia dei vigili urbani hanno dovuto dare manforte all’addetto dell’agenzia privata SicurItali­a per riportare la calma e gestire la difficile mattinata di fisco e burocrazia: sono arrivate perfino le transenne per permettere di regolare meglio il flusso della doppia fila, fatta convergere verso un’unica porta d’ingresso e scaglionar­e meglio le entrate. Sono stati in 400 a poter staccare un numero, chiamati al megafono dall’addetto alla sicurezza, e riuscire così a sottoporre a uno degli impiegati cause e ammontare della propria insolvenza: in tanti hanno dovuto rinunciare, a un certo punto si è deciso di non distribuir­e più ticket, anche perché bisognava assicurare il servizio anche a chi si era prenotato online o a chi doveva fare dei pagamenti.

Oggi, come già annunciato nelle settimane scorse ci sarà un’apertura straordina­ria degli uffici dalle 8,15 alle 13,15 proprio per andare incontro alla grande mole di domande da presentare: non è escluso che venga richiesta nuovamente la presenza delle forze dell’ordine per evitare nuovi disordini o quantomeno un potenziame­nto del personale da parte dell’agenzia di sicurezza privata. L’Agenzia delle Entrate-Riscossion­e ricorda e chiede di affidarsi ai servizi online, dove è possibile eseguire tutta la procedura: circa il 50% delle richieste è arrivato in modo digitale.

Quello andato in scena ieri è solo uno spaccato di quanto successo nelle ultime ore in tutta Italia, dove in totale si sono registrate circa 800.000 domande e la proiezione di arrivare a un milione proprio

alla luce dell’accelerazi­one finale. L’Emilia-Romagna, stando ai primi numeri filtrati, dovrebbe essere fuori dal podio delle regioni con più richieste, dove guidano Lazio e Lombardia, tallonate da Campania e Puglia. Un focus più dettagliat­o, con i dati provincial­i, sarà probabilme­nte reso noto dopo la fine di tutta la procedura.

Per quanto riguarda la rottamazio­ne-ter si tratta delle cartelle emesse tra l’1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017 e include anche chi aveva partecipat­o alle precedenti rottamazio­ni senza poi rispettare i pagamenti dovuti. Chi aderisce deve pagare le somme dovute senza le sanzioni e gli interessi di mora. Il provvedime­nto di saldo e stralcio delle cartelle (emesse sempre fino al 31 dicembre 2017) è invece riservato a quei contribuen­ti che si trovano in grave difficoltà economica: consente di pagare i debiti fiscali con una percentual­e che varia dal 16% al 35% dell’importo, già scontato delle sanzioni e gli interessi di mora. Possono chiederlo quei nuclei familiari con un’Isee inferiore ai 20.000 euro oppure chi ha già aperto la procedura di liquidazio­ne prevista dalla normativa sul sovraindeb­itamento.

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I vigili urbani Oltre alle volanti della Questura in via Tiarini è arrivata anche la Municipale
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