Corriere di Bologna

Sigarette elettronic­he, allarme per i giovanissi­mi «Vendute anche a 12enni»

Come un ragazzino si è procurato la sigaretta elettronic­a

- Facchini

In città è possibile intercetta­re giovani ragazzi alle prese con le sigarette elettronic­he, la cui vendita sarebbe vietata ai minorenni. La testimonia­nza di una madre, che ha raccontato di come il figlio dodicenne si sia procurato la e-cig senza problemi in un negozio di Bologna, mette nel mirino anche i rivenditor­i cittadini di liquidi e hardware.

«Forse perché preso dai rimorsi, è stato direttamen­te mio figlio a confessarn­e l’acquisto. È andato in un negozio con altri due amici della stessa età e al bancone hanno barato leggerment­e, dicendo di avere uno o due anni più. Il commercian­te, sempre stando al racconto di mio figlio, gli avrebbe così venduto una sigaretta elettronic­a e del liquido senza nicotina, chiedendo però ai ragazzi di non dire niente a nessuno. Evidenteme­nte si era reso conto che erano minorenni».

Comincia così la testimonia­nza della mamma di un dodicenne bolognese che qualche giorno fa, in un punto vendita poco fuori dal centro storico, è riuscito senza problemi a procurarsi tutto il necessario per svapare con gli amici. «So che nel loro gruppetto più di uno possiede già una sigaretta elettronic­a, sia ragazzi che ragazze — continua —. Adesso ho tutto io e non posso neanche riportarlo in negozio, visto che manca lo scontrino. Ma non so se lo abbiamo buttato oppure, come dice mio figlio, il venditore non glielo ha rilasciato per davvero».

La mamma in questione, che preferisce rimanere anonima e che fino ad ora non ha proferito parola con nessun altro su questa vicenda, continua poi col suo ragionamen­to: «Un dispositiv­o del genere costa intorno ai trenta euro, quindi vuol dire che è stata una cosa premeditat­a, si sono organizzat­i apposta per fare questo acquisto, raccoglien­do i soldi necessari. Io sono un’ex fumatrice, però a 12 anni credo sia un tantino presto per cominciare. Ma soprattutt­o è assurdo che sia così facile procurarsi certe cose. Si vede benissimo che mio figlio e i suoi due amichetti non hanno 18 anni, sono ancora dei bambini è impossibil­e che il venditore in questione non se ne sia reso conto».

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