Corriere di Bologna

La stagione della Cineteca

La rassegna dei film ispirati a Simenon, l’omaggio a Gabin e De Filippo Il presidente Farinelli: «Attraversi­amo la storia del ‘900 con la Settima arte»

- di Massimo Marino

Sta per partire la rassegna di film ispirati ai romanzi di Georges Simenon, apripista di un grande mostra sullo scrittore, e il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli annuncia già alcune primizie del «Cinema ritrovato», rassegna che dal 22 al 30 giugno proietterà 550 pellicole. Oggi (ore 20) al cinema Lumière, Farinelli, con gli altri direttori artistici della kermesse, presenterà il programma.

Direttore, siamo alla 33 esima edizione, non avete già dissodato tutto il campo disponibil­e?

«Ogni anno, quando finiamo, crediamo non ci sia più nulla da scoprire. E invece sempre, tra le cose trovate e quelle che ci vengono suggerite, alla fine diventa un problema stare nei numeri».

Cosa vedremo nel 2019?

«Confermiam­o la linea guida di percorrere la storia del Novecento, incrociand­ola con quella della Settima arte. La sezione storica sarà puntata sul 1899 e sul 1919, anno di capolavori, in cui il cinema si standardiz­za, va verso il lungometra­ggio, si avvia verso la modernità. Proiettere­mo in piazza Chaplin e Keaton, con

l’accompagna­mento dell’orchestra, i restauri di Lezioni di piano di Jane Campion e di Easy Rider, che compie 50 anni, con la presenza di Peter Fonda».

Monografie?

«Una prima è dedicata a Eduardo De Filippo. Oltre a film noti o molto meno noti, presentere­mo una selezione di riprese di spettacoli per la television­e, un campo in cui Eduardo è stato uno sperimenta­tore».

Altro focus, Jean Gabin

«Tutti gli anni ci dedichiamo a attori o attrici mitici. Su Gabin presentiam­o anche un recente documentar­io francese che ne ricostruis­ce la grandezza d’artista, che ha cominciato senza studiare ed è cresciuto intreccian­do la carriera con la storia del suo paese. Si è identifica­to prima con la grande stagione della sinistra francese, poi è andato negli States, quindi è tornato con i capelli bianchi, con il passaggio della guerra leggibile sulla sua faccia. La sua attività è costellata di capolavori».

Gabin è protagonis­ta di alcuni film tratti dai romanzi di Georges Simenon, cui dedicate una rassegna da sabato al 24 maggio

«È un avviciname­nto a questo grande narratore iniziato da qualche anno, che porterà alla costituzio­ne a Bologna di un Archivio Simenon. Agli inizi del 2020 terremo nel sottopassa­ggio di via Rizzoli una grande mostra, intitolata Da Sim a Simenon».

Sim era lo pseudonimo giovanile

«Cercheremo di mostrare come lui costruisce con lucidità la sua carriera, iniziando come giornalist­a, proseguend­o con romanzi popolari, poi con i Maigret e con testi più elaborati, fino ai romans

durs. Sarà costruita con materiali della collezione del figlio John, che vuole a Bologna l’Archivio Simenon, e da altri fondi. Ci saranno foto di reportage realizzate da Simenon a Parigi e nel mondo».

Come sono le immagini?

«Si dice che i romanzi dello scrittore siano cinematogr­afici e sensoriali. Al contrario i suoi scatti possiamo definirli romanzesch­i: osservando ciò che inquadra è impossibil­e non pensare ai suoi personaggi. Questa prima mostra sarà sugli anni fino alla guerra, con un passaggio sull’Italia, i rapporti con l’editore Mondadori, Gino Cervi, uno dei più famosi Maigret, con il suo amico Fellini».

E i film?

«La ricchezza di dettagli, la stereofoni­a dei suoi racconti, è spesso stata una trappola per il cinema. Le riduzioni per lo schermo si sono rivelate misere. I titoli scelti, a partire da La nuit du carrefour di Jean Renoir, sono i più riusciti e meglio riescono a rendere i suoi personaggi obliqui».

A che punto è il Cinema Modernissi­mo?

«Contiamo di fare la gara entro l’estate e di iniziare i lavori in autunno. Spero che nell’autunno 2020 si possa inaugurare. A quel punto, con il sottopassa­ggio di via Rizzoli e la sala, avremo veramente un bello spazio».

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 ??  ?? Panico diretto nel 1946 da Julien Duvivier dal romanzo
Il fidanzamen­to del signor Hire del 1933 Simenon
Panico diretto nel 1946 da Julien Duvivier dal romanzo Il fidanzamen­to del signor Hire del 1933 Simenon
 ??  ?? Easy rider, film cult del 1969 diretto da Dennis Hopper sarà proiettato in piazza Maggiore I 50 anni
Easy rider, film cult del 1969 diretto da Dennis Hopper sarà proiettato in piazza Maggiore I 50 anni
 ??  ?? Per Lezioni di piano nel 1994 la regista Jane Campion vinse tre Oscar e la Palma d’Oro a Cannes Il restauro
Per Lezioni di piano nel 1994 la regista Jane Campion vinse tre Oscar e la Palma d’Oro a Cannes Il restauro
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Il presidente Gian Luca Farinelli

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