Corriere di Bologna

Maccaferri, c’è il concordato Ora la nomina del commissari­o

Istanza in Tribunale, l’esposizion­e sfiora il miliardo

- Di Marco Madonia e Gianluca Rotondi

Il gruppo Maccaferri bussa in Tribunale e si gioca la carta del concordato in bianco per fare uscire dalle secche quattro aziende in sofferenza della galassia che ne conta trentadue

Il gruppo Maccaferri, un colosso alle prese con una complessa procedura di ristruttur­azione del debito, bussa in Tribunale e si gioca la carta del concordato in bianco per fare uscire dalle secche quattro aziende in sofferenza della galassia industrial­e che ne conta trentadue. Il lavoro di analisi e limatura dei consulenti incaricati da settimane di studiare il delicato dossier ha dunque ristretto la necessità di una procedura di rientro a Enerray, Seci energia, Exergy e alla holding Seci, in quanto centro sevizi dell’intero gruppo.

Si tratta delle imprese che hanno in pancia la parte deteriorat­a dell’esposizion­e accumulata dal gruppo nei confronti delle banche, un debito arrivato a sfiorare il miliardo di euro. Nei prossimi passaggi si capirà la quota dello stock di debito che sarà oggetto della ristruttur­azione. Oltre a Intesa, Unicredit, Imi, Banco Imi, nella lista dei creditori figurano anche Bper e Bnl. Il Tribunale ha preso in carico la richiesta e in base al contenuto delle singole istanze traccerà il percorso da seguire. Martedì sarà un giorno cruciale sotto questo profilo. Nell’udienza in camera di consiglio davanti alla quarta sezione civile, presieduta dal giudice Fabio Florini, si deciderà come procedere. Salvo sorprese, i giudici nominerann­o un commissari­o che si relazioner­à con il management e accorderan­no 120 giorni di tempo (che saliranno a 150 per la sospension­e delle attività per il periodo feriale) per consentire ai profession­isti del gruppo, che in questa delicata partita si avvale della consulenza del prestigios­o studio milanese BonelliEre­de, di presentare un articolato piano di rientro. Presto il Tribunale avrà dunque a disposizio­ne i bilanci delle società per le quali è stato chiesto il concordato e la lista dei creditori.

Lo strumento scelto, il concordato in bianco appunto, presenta indubbi vantaggi, tra questi la continuità aziendale e la sospension­e di eventuali istanze di fallimento che al momento non sono arrivate. Diciamo che, come filtra nei

Il gruppo sta valutando la possibilit­à di inserire Sapaba nel processo di ristruttur­azione

corridoi del Tribunale, le garanzie non dovrebbero certo essere un problema per un colosso di queste proporzion­i. La situazione è comunque in evoluzione, anche su altri fronti. Al netto di possibili nuove istanze di accesso al concordato — non è escluso che il gruppo decida di inserire anche Sapaba, in difficoltà per la complicata tenuta del settore costruzion­i e il conseguent­e blocco dei cantieri —, la holding potrebbe decidere di cedere altre realtà con scarsa redditivit­à.

Il piano di ristruttur­azione complessiv­o della holding prevede la concentraz­ione dell’attività in alcuni settori tuttora strategici che garantisco­no una forte redditivit­à: dalla meccanica, dunque la Samp, all’ingegneria, le Officine Maccaferri, senza dimenticar­e il sigaro Toscano che ha rimandato la quotazione in Borsa e resta comunque un asset appetibile. Il colosso controlla in tutto un centinaio di società sparse per il mondo e per alcune di queste si potrebbe aprire la strada a cessioni che consentire­bbero un nuovo rilancio complessiv­o. Probabile che il gruppo decida di rivedere la sua presenza nel settore agroalimen­tare con la possibile cessione delle attività nel comparto dello zucchero e del miele. La partita è lunga e per gestirla è stato nominato un nuovo ceo. Si tratta, come noto, di Lapo Vivarelli Colonna, già direttore generale della Samp, storica azienda del gruppo.

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 ??  ?? Da sapere  Lapo Vivarelli Colonna è il ceo del gruppo Maccaferri, è stato nominato di recente dopo la positiva esperienza da direttore generale della Samp, storica azienda del gruppo Maccaferri, è lui a gestire la fase forse più delicata del colosso industrial­e e a dettare le strategie per il piano di rientro
Da sapere  Lapo Vivarelli Colonna è il ceo del gruppo Maccaferri, è stato nominato di recente dopo la positiva esperienza da direttore generale della Samp, storica azienda del gruppo Maccaferri, è lui a gestire la fase forse più delicata del colosso industrial­e e a dettare le strategie per il piano di rientro

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