Tra il Bologna e Mihajlovic il terzo incomodo è Totti A Roma striscioni anti Sinisa
In caso di partenza del serbo piacciono Giampaolo e Andreazzoli
Un weekend di riflessione, l’ultimo, e nei primi giorni della prossima settimana il Bologna conoscerà la risposta sul futuro di Sinisa Mihajlovic. Un verdetto molto atteso, nelle ore in cui il corteggiamento romano è diventato concreto e reale: dopo il contatto formale di mercoledì sera tra la Roma e Mihajlovic, la situazione in casa Roma è sempre più calda. Nella giornata di ieri, però, si è andati decisamente oltre perché nella Capitale sono apparse diverse scritte contro Mihajlovic, firmate «Fedayn» e «Magliana».
Si va dal semplice «No a Sinisa» a qualcosa di decisamente più spiacevole ed inqualificabile, dagli insulti agli epiteti a sfondo razziale. La frangia più estrema del tifo giallorosso ha preso posizione in questo modo contro il tecnico, considerato unanimemente una bandiera laziale, nelle ore in cui il club sta scremando la lunga lista dei candidati dopo la permanenza all’Atalanta di Gasperini, obiettivo numero uno: l’impressione che è ne siano rimasti due, massimo tre.
Il primo risponde al nome di Sinisa Mihajlovic, caldeggiato dal ds Petrachi e da Francesco Totti, e il portoghese Paulo Fonseca, tecnico dello Shaktar Donetsk che è il preferito di Franco Baldini, consigliere del presidente Pallotta, con il terzo incomodo Gennaro Gattuso, altro nome che non dispiace a Totti.
La filosofia dell’ex capitano pare chiara: ora che mancheranno lui e De Rossi, in spogliatoio serve un tecnico molto caratteriale che gestisca la polveriera Roma all’inizio di un nuovo ciclo. E ieri, in una lunghissima lettera-fiume scritta ai tifosi sul sito ufficiale della Roma, il presidente giallorosso Pallotta ha sottolineato che «la maturità, le intuizioni e la competenza di Totti, nel confronto con me e l’ad Fienga su un potenziale candidato alla panchina, sono state più utili dei consigli di chiunque altro». Pallotta ovviamente
«Sinisa lo vedrei bene su ogni panchina al mondo: lui può allenare dovunque»
non è entrato nei dettagli, ma il nome di Mihajlovic è caldissimo ed è balzato in poleposition (c’è chi dice che senza i dubbi su una rivolta della piazza giallorossa, la scelta della Roma sarebbe già stata presa), mentre sullo sfondo restano anche altri scenari, come l’eventuale candidatura per un dopo-Inzaghi alla Lazio se Simone Inzaghi dovesse approdare al Milan o altre soluzioni a sorpresa in un valzer delle panchine prossimo a partire ma sempre più imprevedibile.
Ieri sul tema è intervenuto da Madrid ai microfoni di Sky il migliore amico di Mihajlovic, ovvero Dejan Stankovic: «Sinisa lo vedrei bene su ogni panchina al mondo, quest’anno ha preso il Bologna in zona retrocessione ed è finito decimo, tirando fuori il meglio da tutti. Perciò può allenare dovunque».
Nessun altro dettaglio, anche se nella Capitale giurano che Mihajlovic sia molto tentato dalla proposta della Roma nonostante le enormi controindicazioni di carattere ambientale: anzi, paradossalmente, proprio questa nomea di sfida impossibile rischia di Aurelio Andreazzoli.
La scelta finale della Roma è prevista nella giornata di martedì e forse non è un caso che il Bologna aspetti una risposta da Mihalovic proprio tra martedì e mercoledì, quando «scadono» i dieci giorni che aveva indicato Joey Saputo come tempistica per le novità sull’allenatore: si entra nelle ore decisive.