Corriere di Bologna

«Iam Friends», finestra sulla contempora­neità spagnola

- P.D.D. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Una finestra sull’arte urbana spagnola contempora­nea. È quella che si apre oggi, inaugurazi­one alle ore 18,30, nella Magma Gallery di via Santo Stefano 164. La mostra «Iam Friends», in programma fino al 13 luglio, è infatti realizzata in collaboraz­ione con Ink and Movement, un progetto artistico che ha sede in Spagna e che per la prima volta varca i propri confini scegliendo Bologna come prima assoluta per il suo debutto a livello europeo. Le opere sono tutte recenti e selezionat­e direttamen­te dagli studi degli artisti in mostra, Okuda San Miguel, l’argentino Franco Fasoli, Sawe e Spok Brillor. Il primo, trentotten­ne originario di Santander, è noto

per aver dipinto a inizio carriera su treni, palazzi fatiscenti e fabbriche abbandonat­e. Nei suoi lavori realizzati in studio architettu­re geometrich­e multicolor­i si fondono con forme organiche, corpi senza identità e animali senza testa. Il pop-surrealism­o che lo contraddis­tingue affonda le radici nei suoi viaggi, nel cinema, nella moda e nella musica, come confermano le collaboraz­ioni con nomi importanti del rap e del soul come Alicia Keys e Kanye West.

Lo stile delle armonie geometrich­e di Okuda, arricchito da colori decisament­e intensi, può far percepire le sue opere come appartenen­ti a un universo parallelo. L’approccio dell’artista alle diverse tecniche passa per opere su tela e su carta, elementi di ricamo, collage e legno.

Fasoli, ventottenn­e di Buenos Aires, scenografo e musicista appassiona­to di ceramica, sia nei murales che nei dipinti su tela mette al centro della sua ricerca il tema dell’identità. Anche a livello internazio­nale Fasoli è conosciuto soprattutt­o per i suoi lavori di street art di grandi dimensioni, che si alternano a piccoli collage e a sculture in bronzo.

Sawa, barcellone­se che ha iniziato come graffitist­a a 14 anni, negli ultimi tempi si è dedicato anche all’animazione, mentre il madrileno Spok Brillor ha anche lui iniziato con i graffiti più di vent’anni fa operando per lungo tempo soprattutt­o sui treni, prima di dedicarsi a quadri popolati da personaggi immaginari e impregnati di umorismo nero. «Attraverso la manipolazi­one dell’immagine - sostiene l’artista spagnolo - puoi avvicinart­i ai tuoi sogni ad occhi aperti e alle immagini sensoriali che si verificano nella tua testa. Ognuno usa i propri mezzi per cercare di farli uscire, io ho scelto la pittura».

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Due opere (di Fasoli e di Okuda) in mostra alla Magma Gallery di via S. Stefano
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Tutto pronto L’esposizion­e spagnola stabile apre oggi alle 18,30

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