Corriere di Bologna

Un’asta di solidariet­à per le luminarie di Dalla

Saranno battute a Palazzo del Podestà ad una cena per 350

- Pellerano

Trecentoci­nquanta commensali si contendera­nno il 2 luglio a Palazzo del Podestà le luminarie di Dalla, le luci di Lucio che risplendev­ano in via D’Azeglio. Il ricavato andrà alla Fondazione Sant’Orsola.

Ancora non sappiamo quanto possano valere e quale sarà la base d’asta per ogni pezzo, ma la sensazione è che non ci sarà una sola parola invenduta. Le luci di Lucio, le luminarie di via D’Azeglio, sono state e saranno comunque un successo. Lo certifiche­rà l’asta che verrà, quella del 2 luglio che si svolgerà a Palazzo del Podestà durante una cena con 350 coperti curata dall’associazio­ne Tour-tlen: i commensali degusteran­no piatti speciali ideati ad hoc dagli chef e fra una portata e l’altra potranno anche aggiudicar­si un pezzo del famoso allestimen­to.

I 35 elementi luminosi, di cui 23 frasi, alcuni strumenti musicali e alcuni saluti a Lucio, saranno battuti da Raphaelle Blanga, direttrice di Sotheby’s Italia, «presto ci riuniremo e decideremo quale potrà essere il loro valore». Noto invece quello della cena: 100 euro. Luci, cibo e asta, ma solo per beneficenz­a.Tutto il ricavato infatti, detratte le spese vive, sarà devoluto alla Fondazione Policlinic­o Sant’Orsola Onlus che prevede interventi per migliorare l’assistenza e la cura all’interno del reparto di Oncologia diretto dal professor Ardizzoni, il più grande della regione coi suoi 333 posti letto e che richiede adeguament­i infrastrut­turali (per conoscere meglio il progetto e scoprire altre modalità per sostenerlo basta andare in rete sul sito fondazione­santorsola.it). Fra le 10 installazi­oni natalizie più belle d’Italia, le frasi luminose dell’Anno che verrà hanno fatto la storia del Natale 2018, e poi in verità anche del Carnevale e della Pasqua 2019, grazie a un’intuizione del Consorzio dei negozianti della strada, che prima hanno trovato le risorse grazie agli sponsor e poi l’artista napoletano che le ha realizzate, Antonio Spiezza. Costo totale dell’operazione 35 mila euro. Mai spesi meglio vista la folla che quotidiana­mente si fermava all’inizio della strada, proprio su piazza Maggiore per fotografar­le.

Andrea Faccani, presidente della Fondazione Dalla, ha ricordato la passione di Lucio «per le luminarie che vengono allestite nel meridione per le feste religiose, è stata o anche in giuria in Sicilia, e poi naturalmen­te gli avrebbe fatto molto piacere il fatto che tutto verrà dato in beneficenz­a». Potrà non finire dentro la casa di Lucio una sua frase? «Ah beh, ci starebbero bene. Parteciper­emo anche noi all’asta, a me piacerebbe aggiudicar­mi un bel sassofono, saprei già dove metterlo», confessa Faccani. Sarà una competizio­ne agguerrita e non si esclude un colpo di scena, l’acquisizio­ne di tutta la «canzone» da parte di un solo soggetto. «Lo scorso gennaio proposi la cosa a Joey Saputo dato che a fine partita al Dall’Ara partono sempre le note dell’Anno che verrà. Mi immaginavo il testo che s’illumina allo stadio mentre Lucio canta. Saputo era molto incuriosit­o, poi però la domenica prese una brutta piega: il Bologna perse 4-0 col Frosinone e…», e proprio quel giorno per i rossoblù poi affidati a Mihajlovic iniziò davvero un anno nuovo.

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verrà di Lucio Dalla vengono smontate dalla parte pedonale di via D’Azeglio, dove avevano brillato per tutto il periodo natalizio, e oltre
Via D’Azeglio Le luminarie con le frasi de L’anno che verrà di Lucio Dalla vengono smontate dalla parte pedonale di via D’Azeglio, dove avevano brillato per tutto il periodo natalizio, e oltre

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