Il giorno di Sinisa, Bologna aspetta il sì
Il tecnico a Roma svela le sue carte in un incontro con Walter Sabatini e Fenucci
Sinisa Mihajlovic ha deciso di rinnovare il suo impegno con il Bologna: per lui è previsto un contratto di due anni da 1,5 milioni di euro più bonus a stagione, più l’opzione per il terzo. L’ok definivo potrebbe arrivare in giornata o al più tardi domani: oggi è infatti previsto un vertice tra l’allenatore, il nuovo responsabile dell’area tecnica Walter Sabatini , l’ad Claudio Fenucci e il ds Riccardo Bigon, che adesso viene cercato dal Milan. Si parlerà del futuro.
Oggi sarà il giorno in cui si comincerà a disegnare il futuro del Bologna targato Joey Saputo che intende fare il salto di qualità: a Roma è in programma il primo incontro operativo tra l’ad Claudio Fenucci, il futuro coordinatore dell’area tecnica Walter Sabatini e il tecnico Sinisa Mihajlovic.
Nel colloquio, il tecnico serbo darà il suo sì al Bologna dopo i dieci giorni che aveva richiesto al club per valutare la proposta rossoblù ed eventuali opportunità esterne, che non sono mancate visto l’ottimo lavoro svolto: è stato lo stesso allenatore, dopo i contatti con la Roma della scorsa settimana, a dire no al club giallorosso improvvisamente intimorito dalle scritte contro Mihajlovic — contenenti anche insulti di stampo razziale — apparse nella Capitale. Di fronte a una fiducia non totale e ai tentennamenti giallorossi alle prime difficoltà ambientali, il tecnico si è tirato fuori dalla corsa alla panchina della Roma che nelle prossime ore dovrebbe affondare il colpo con Paulo Fonseca dello Shatkar Donetsk, nonostante il ds Petrachi avesse spinto molto per il nome dell’allenatore del Bologna insieme a Francesco Totti: il serbo ieri sera è rientrato in Italia dopo alcuni giorni di riflessione passati a Belgrado e oggi incontrerà per la prima volta Walter Sabatini, impegnato ieri sera a Napoli nelle premiazioni di Football Leader 2019. I due, insieme all’ad Fenucci, al ds operativo Bigon — ieri da Milano sono rimbalzate voci su una sua possibile candidatura come direttore sportivo nel riassetto del futuro Milan targato Elliott che avrà come direttore tecnico Paolo Maldini — inizieranno a delineare il piano tecnico per il Bologna che verrà: a stretto giro di posta arriveranno le ufficialità della permanenza di Mihajlovic (contratto di due anni con opzione per il terzo da 1,5 milioni più bonus a stagione, potrebbe arrivare già oggi o al più tardi domani) e dell’ingaggio di Sabatini, con un annuncio che potrebbe arrivare insieme a quello di Mihajlovic o più probabilmente tra giovedì e venerdì. Una pura formalità, perché come detto già dai colloqui odierni si comincerà a stringere e a pianificare il mercato: Mihajlovic nel confronto di nove giorni fa con Joey Saputo era stato chiarissimo sul suo piano per costruire un Bologna che possa abitare la parte sinistra della classifica e possibilmente inserirsi nella lotta per un posto in Europa. Indicando alcuni giocatori da trattenere assolutamente (Pulgar su tutti, poi Orsolini, Palacio e Dijks) e sottolineando diverse necessità per migliorare la rosa, tra cui un attaccante che possa garantire la doppia cifra di gol e due difensori, se — come pare ormai scontato — Lyanco ritornerà al Torino senza possibilità di confermarlo in rossoblù: un dispiacere per i tifosi che lo avevano incoronato come uno dei migliori della stagione.
Per quanto riguarda l’attacco (dove uno tra Destro e Santander partirà, insieme a Falcinelli che tornerà in serie B), uno dei nomi caldi è quello di Roberto Inglese che rientrerà al Napoli dopo il prestito al Parma e piace anche Gregoire Defrel, che lo stesso Sabatini aveva portato alla Sampdoria la scorsa estate. Quanto ai discorsi relativi a Pulgar, in ritiro con il Cile per la Copa America, ieri ha parlato il responsabile scouting rossoblù Marco Di Vaio al media cileno La Quarta: «È uno dei giocatori preferiti da Mihajlovic, la sua clausola è da 12 milioni di euro come previsto dal suo contratto e abbiamo l’obbligo di analizzare ogni offerta che avrà quella cifra come base, ma Erick è importante per il nostro progetto e vogliamo che resti al Bologna».
Sul tema, infatti, il tecnico serbo è stato chiarissimo e oggi lo ripeterà alla dirigenza: nelle sue idee, anzi, c’è anche l’ipotesi di rinforzare la mediana con un giocatore da affiancare al cileno (è stato proposto il franco-congolese Imbula, reduce da un’annata opaca e impegnato in Coppa d’Africa). Primi passi di un Bologna che sta nascendo e che oggi comincerà a stilare il piano per tornare ad essere una forza di questa serie A e non una semplice comparsa in difficoltà.