Martino: «Prima salviamoci, poi possiamo sognare»
L’intervista al coach debuttante in serie A
Antimo Martino, primo giorno di scuola del primo anno da capo allenatore in Serie A. Prime sensazioni?
«Sono personalmente emozionato e non vedo l’ora di iniziare. È il mio primo anno di A da capo allenatore, farlo in Fortitudo è qualcosa di unico e di speciale. Metterò tutta la mia passione, la voglia e la disponibilità per trasformare questi giocatori in una squadra».
Intanto si è goduto l’abituale abbraccio dei tifosi in piazza Azzarita per questo raduno.
«È il mio secondo anno, ma scendere da quel pullman e trovare così tanta gente ad agosto è sempre qualcosa di unico e speciale. Molto emozionante soprattutto per i nuovi, per chi non le ha mai vissute certe emozioni non sono scontate».
Come è la Fortitudo costruita questa estate?
«Come è lo vedremo. Per il momento siamo contenti di quello che abbiamo costruito, siamo convinti che questa squadra abbia il giusto mix di esperienza, qualità, talento, fisicità e adesso bisognerà lavorare per trasformare tanti elementi in una squadra».
L’ultimo innesto è stato Sims, un giocatore che può fare la differenza?
«Ogni acquisto fatto ha la sua importanza. Stipcevic, per esempio, è stato il primo ad essere firmato ma sono convinto che per noi sarà un giocatore fondamentale. Partendo da lui, fino a Sims, l’ultimo in ordine di tempo, tutti sono importanti e l’augurio è che possano dare tanto a questa Fortitudo».
Nel momento in cui si è manifestata l’opportunità Aradori avete cambiato strategia dal 6+6 al 5+5. In che modo questo ha modificato i vostri piani?
«Oggi per correttezza è giusto parlare dei giocatori sotto contratto, attualmente Aradori è un giocatore della Virtus. Il mercato, come dico sempre, non è un supermercato dove vai e compri quello che cerchi. Ti impone di essere elastico e cambiare strategia in corso. A volte ti regala qualcosa in meno e a volte qualcosa in più. Siamo contenti di quello che abbiamo fino adesso, ci manca un ultimo acquisto e faremo il meglio per noi».
L’obiettivo di questa stagione è la salvezza o si punta a qualcosa in più?
«Adesso credo non sia importante parlare di obiettivi, vogliamo partire con un profilo basso rispettando comunque un campionato nel quale la Fortitudo si riaffaccia dopo tanti anni. Questo non significa non essere ambiziosi, però facciamo il prima possibile i punti salvezza e se poi saremo bravi nessuno ci vieterà di sognare».
” L’affare Aradori Nel mercato bisogna essere elastici, Pietro al momento è un giocatore della Virtus: siamo pronti a un innesto