«È un giocatore completo, un affare per il Bologna»
Alberto Zaccheroni, anche lei è stupito dall’impatto di Takehiro Tomiyasu con il calcio italiano?
«Direi proprio di no. Appena ho saputo del suo acquisto mi sono informato e dal Giappone mi hanno confermato che è un buon giocatore. Stiamo parlando di un difensore attento ma dotato anche di grande capacità di corsa che è in grado di impostare l’azione: un calciatore completo ed ancora molto giovane».
È stato un investimento importante per il Bologna.
«Sabatini non acquista mai giocatori a caso. In Belgio lo scorso anno Tomiyasu ha giocato una stagione importante e le prime gare in Italia ci hanno dimostrato la bontà della scelta. Dirò di più: dal Giappone mi hanno parlato di lui paragonandolo a Yoshida, il calciatore del Southampton ed attuale capitano della Nazionale che gioca in Europa ormai da un decennio».
Da terzino può formare una catena interessante a destra con Orsolini?
«L’anno scorso Orsolini ha disputato una grandissima stagione ma è chiaramente un giocatore di spiccata propensione offensiva. Avere alle spalle un compagno disciplinato ed intelligente nella gestione del pallone come Tomiyasu può aiutarlo molto nella sua crescita».
L’ultimo giapponese nel ruolo in A è stato Nagatomo.
«Un ragazzo che conosco bene e che, provenendo dal Giappone, in Italia spesso è stato giudicato in modo non adeguato alle capacità espresse. Lo ritengo uno dei migliori terzini di spinta degli ultimi anni. Tomiyasu però si differenzia per una caratteristica fondamentale».
Quale?
«La struttura fisica. Nagatomo ma anche Sakai e Uchida, per citare altri terzini nipponici che hanno fatto una buona carriera in Europa, non hanno la sua fisicità».
Quali sono le doti fondamentali di un calciatore giapponese?
«Innanzitutto la grande cultura del lavoro e, tra le qualità tecniche, spiccano la velocità e la resistenza. Soprattutto però i giapponesi non conoscono l’individualismo, amano giocare e vincere di squadra diventando anche immediatamente pilastri dello spogliatoio. Onestamente non mi sono mai divertito tanto come quando ho allenato la Nazionale giapponese: è stata l’esperienza più bella della mia carriera».
In serie A non si vedono tanti calciatori nipponici.
«È vero. Invece in Germania hanno molto mercato e poi quando l’Eintracht gioca contro l’Inter magari ci si stupisce delle qualità di un ragazzo come Hasebe. Forse pensiamo ancora di dover insegnare il calcio a tutti ma il Giappone non ha nulla da imparare. Quando ho allenato là ho visto che si è definitivamente accesa la miccia della passione per il pallone ed ora gli allenatori dei loro settori giovanili viaggiano tutta Europa per studiare ed aggiornarsi».
Il Bologna quindi ha fatto un affare?
«Penso di sì. Ritengo che Tomiyasu abbia tutte le qualità di un calciatore vero».
” È un difensore attento ma dotato pure di grande capacità di corsa