Corriere di Bologna

Artigianat­o in rosso, ora è recessione

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Artigianat­o in crisi in Emilia-Romagna. Il volume d’affari delle imprese artigiane delle costruzion­i, ad esempio, scende per il secondo trimestre consecutiv­o (1,5%) avviando così una fase di recessione. L’emorragia delle imprese artigiane si aggrava nell’industria (-2%) e prosegue costante nelle costruzion­i (-1,8%). I segnali negativi arrivano dall’indagine di Unioncamer­e: nel secondo trimestre di quest’anno la produzione si è ridotta del 2,5% rispetto allo stesso trimestre del 2018. L’andamento del fatturato segna il passo (-2,7%) e un’ulteriore preoccupaz­ione deriva dalla caduta degli ordini (3,1%), più ampia rispetto all’andamento del fatturato e della produzione. Approfonde­ndo sul registro delle imprese, si accentua l’emorragia delle imprese artigiane attive nell’industria in senso stretto: a fine giugno erano 27.680, in flessione del 2% ossia 571 imprese in meno, rispetto a un anno prima. La tendenza negativa domina tutti i macrosetto­ri ed è determinat­a soprattutt­o dall’industria metallurgi­ca e delle lavorazion­i metalliche dalle altre industrie manifattur­iere e dalla moda. Tornando alle costruzion­i, tra aprile e giugno il volume d’affari delle imprese artigiane del settore si è ridotto nuovamente e più rapidament­e (-1,5%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. A fine giugno le imprese artigiane nelle costruzion­i erano 50.607 (-1,8%), 926 in meno rispetto a un anno prima: si tratta di una riduzione leggerment­e superiore a quella dello stesso settore a livello nazionale (-1,5%) e più pesante di quella dell’insieme delle costruzion­i regionali (-1,1%).

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