Corriere di Bologna

«Convinto dalla telefonata di Sinisa Mi rivedo in lui. L’obiettivo è l’Europa»

LA PRESENTAZI­ONE DI MEDEL Il Pitbull: «Darò una mano con leadership ed esperienza. Palacio? Un amico e un campione»

- A. Mos. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Leadership, carisma e ambizione: sono le caratteris­tiche fondamenta­li che porta Gary Medel a questo Bologna, confermate dalla presentazi­one che si è tenuta ieri all’interno della sede di Illumia. Il Pitbull cileno ha già fatto vedere di che pasta sia fatto in Bologna-Spal, giocando 83 minuti più che preziosi nonostante fosse appena arrivato.

«Non mi aspettavo di giocare perché non mi ero allenato durante la settimana — ha ammesso ieri Medel — ma abbiamo fatto una grande partita e incassato i tre punti. Sono davvero molto contento di tornare in Italia, ringrazio lo staff tecnico e i dirigenti per avermi scelto». Tante introduzio­ni non servono, con oltre 500 gare da profession­ista e 125 presenze con il Cile di cui è capitano, e il Bologna dopo un lungo peregrinar­e tra mediani (prima Hendrix, poi Cuellar) si è fiondato su di lui su indicazion­e del tecnico Mihajlovic. Proprio i contatti con il tecnico serbo sono stati decisivi per il nuovo sì di Medel alla serie A. «La serie A è competitiv­a, attrae tanti giocatori e la mia famiglia è molto felice di tornare in Italia. Il Bologna è un club serio, a convincerm­i è stata soprattutt­o la telefonata di Sinisa. è uno che ti motiva, che ti tira fuori il massimo: mi rivedo nei suoi concetti valoriali che aveva da giocatore e ora da tecnico, spero di dare una mano a lui e alla squadra con la mia leadership e la mia esperienza. Poi qui c’è anche il mio ex compagno di squadra all’Inter Palacio: una persona super, sempre positiva in spogliatoi­o che mi ha raccontato come si viva bene qui e come si mangi bene».

Assist prevedibil­i per il sì del Pitbull, ma ce ne sono stati anche un paio sorprenden­ti: quello di Ljajic, suo compagno al Besiktas, che gli ha parlato bene di Bologna e di Mihajlovic, ma soprattutt­o quello del suo connaziona­le Pulgar. Per il centrocamp­ista che in estate è passato alla Fiorentina, suo compagno nella Roja, Medel ha parole molto dolci: «Erick mi ha parlato benissimo della squadra e della città, che è meraviglio­sa. So che voleva crescere e proseguire la sua carriera in un altro club: mi aveva parlato della passata stagione, iniziata male e poi chiusa molto bene. Gli auguro il meglio: è un gran giocatore, un grande compagno di squadra e una persona speciale».

Ora Medel è diventato il dopo-Pulgar anche se sarebbe stato bello vederli insieme in una mediana tutta cilena. Anche perché l’ambizione di Medel è molto chiara: «Voglio arrivare più in alto possibile

Dopo Pulgar «Mi ha parlato bene di squadra e città So che voleva crescere in un altro club»

con il Bologna. È una squadra giovane e io sono qui anche per portare cose positive al gruppo: so che arrivare in Europa è difficile, ma ci dobbiamo provare. Perché no?».

Un messaggio chiaro e un percorso che prosegue domenica a Brescia, con Medel che conferma la disponibil­ità allo staff tecnico: «Gioco dove vuole il mister, che sia a centrocamp­o o in difesa. Nel Cile gioco dietro perché in Sudamerica non ci sono attaccanti alti come in Europa, l’ho fatto anche all’Inter ma mi trovo bene in entrambe le situazioni». Al di là della disponibil­ità di Medel ad arretrare la sua posizione, con ogni probabilit­à a Brescia resterà al suo posto in mediana: ieri il club ha confermato lo stop di tre settimane per il leader difensivo Danilo (lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia destra, salterà 3-4 partite) e per sostituirl­o l’ipotesi più probabile è quella dell’impiego di Mattia Bani, ritornato in gruppo al pari di Denswil dopo gli acciacchi della scorsa settimana. Oggi si riaggreghe­rà Tomiyasu, impiegato per 90 minuti dal Giappone nel 2-0 in Birmania e con ogni probabilit­à confermato come terzino destro. Da segnalare, infine, le reti di Skov Olsen nel match della nazionale danese Under 21 e quella di Svanberg con la Svezia.

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Abbraccio L’ad rossoblù, Claudio Fenucci, il mediano Gary Medel e il presidente di Illumia, Marco Bernardi

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