Nidi gratis o più economici L’Emilia abbatte le rette
Grazie a un contributo della Regione, San Lazzaro, primo Comune in Italia azzera le tariffe. E Bologna le riduce a tre quarti degli iscritti. Conti: «Eliminiamo le disuguaglianze». Bonaccini: «Così aiutiamo le famiglie»
L’annuncio doveva arrivare l’anno prossimo e non ieri, poi sono arrivati i soldi della Regione e così la sindaca di San Lazzaro, la dem Isabella Conti, ha accelerato rendendo gratuiti i nidi per tutte le famiglie a partire da subito. Ma a usufruire dei 18 milioni di euro stanziati da Viale Aldo Moro saranno tanti altri Comuni dell’Emilia-Romagna, Bologna in testa che ha già calcolato sconti nelle tariffe per circa 3 mila bambini.
A San Lazzaro, un po’ per via delle sue dimensioni ridotte e dei costi inferiori (attorno ai 2,5 milioni) rispetto a quelli del capoluogo o di altre città della regione, ma anche grazie ai risparmi effettuati in questi ultimi anni, in particolare sull’efficienza energetica e sull’evasione fiscale (con un recupero di 4 milioni), la tariffa non verrà alleggerita ma del tutto azzerata. E lo potrà fare già quest’anno con i 160 mila euro di risorse regionali, diventando così il primo Comune dove non si paga più l’asilo (resta solo la refezione scolastica).
«Una decisione clamorosa, da applaudire», si è complimentato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, presente ieri all’incontro a San Lazzaro in cui la sindaca ha spiegato i dettagli dell’operazione, che riguarderà tutti i sei asili nido cittadini. Non si tratta di una novità assoluta per il Comune dell’hinterland bolognese, visto che già nel 2018 fu aperto il primo nido gratuito a Castel de’ Britti incentrato sull’educazione all’aperto e sul metodo Montessori. Per Bonaccini questa nuova mossa della Conti è motivo d’orgoglio anche perché solo pochi giorni fa si è posto lo stesso ambizioso obiettivo anche il premier Giuseppe Conte. «Ci auguriamo — ha aggiunto il governatore — che il governo assuma la decisione che il premier ha indicato, e non ho dubbi che la manterrà, dando una risposta importante a sostegno delle famiglie». Conti assicura che «non è una misura spot di buon senso, ma è frutto di uno studio sulla composizione sociale, che ha un effetto a cascata non solo sulla genitorialità ma anche sui bambini nel loro percorso scolastico successivo e sulle giovani donne». Il Comune di San Lazzaro, grazie all’operazione «asilo gratis per tutti» prevede un possibile aumento della domanda, e infatti sta già trattando l’acquisto di un edificio per realizzare una nuova struttura. Ma il vero obiettivo della sindaca è un altro: realizzare un nido condominiale entro i prossimi due anni all’interno dei nuovi appartamenti di proprietà pubblica (ma non in edilizia popolare), in corso di costruzione (saranno pronti a fine dicembre) destinati a giovani coppie con affitti calmierati e comunque non superiori ai 250 euro al mese.
Complessivamente ammontano a 18 milioni le risorse che la Regione ha deciso di mettere in campo quest’estate per azzerare o ridurre le tariffe dei nidi lungo la via Emilia per tutte quelle famiglie che hanno un reddito Isee inferiore ai 26 mila euro. A Bologna i nuclei sotto questa soglia sono il 75% del totale e quindi il Comune ha calcolato che saranno circa 3 mila i bambini a poter beneficiare dei 2,3 milioni di euro di risorse regionali che gli spettano. Questo permetterà rette più leggere già a partire da settembre per tutti i nidi comunali, privati convenzionati, sezioni primavera e piccoli gruppi educativi. Gli uffici comunali sono ora al lavoro per definire l’entità della riduzione della tariffa, che verrà modulata in base alle varie fasce di reddito.