Corriere di Bologna

Questi studenti? «Meglio di noi»

Emma, liceale

- Giordano

«Protestano ma dialogano, sono meglio di noi». Collina, tra i protagonis­ti del ‘77, promuove i «Fridays for future»: «Ho accompagna­to mia figlia».

C’è entusiasmo tra i liceali presenti al terzo sciopero globale per il clima. Ma manifestar­e è anche l’occasione per farsi un’idea sulle potenziali­tà del movimento ambientali­sta. « Sono qui per vedere come si sta organizzan­do l’attivismo per il clima. Cioè se si potrà, attraverso le manifestaz­ion i, avere un impatto reale o se sempliceme­nt e si tratta di persone che torneranno a casa come se nulla fosse, finito il corteo». dice Emma, 18 anni della provincia di Modena, all’ultimo anno del liceo scientific­o Morando Morandi. Poi continua con una critica: «L’attivismo implica l’azione. Non basta sfilare, questo possono farlo tutti ma bisogna anche agire». Emma esprime una consapevol­ezza che non sfugge ad altri suoi coetanei. Le fa eco Alberto, anche lui studente in quinta liceo: «Penso ci sia troppo disinteres­se mentre è in corso un grande cambiament­o. Siamo abituati a tanti comportame­nti in contraddiz­ione con il cambiament­o climatico. A livello politico, invece, c’è il problema di affrontare pragmatica­me nte la realtà dei fatti. Si parla solo di cose inutili». I ragazzi esprimono insoddisfa­zio ne per la gestione politica del cambiament­o climatico «Chi ha il vero potere per cambiare non lo fa perché sono tutti a conoscenza dei problemi ma ci vogliono azzittire quindi sono dalla parte di Greta Thunberg anche se questo è solo l’inizio. Dobbiamo agire», si congeda Emma.

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