Corriere di Bologna

La Basf posa la prima pietra a Pontecchio

Posata la prima pietra. L’ad: «In Emilia chimici e ingegneri eccellenti»

- Cavina

Basf apre nello stabilimen­to di Pontecchio un novo reparto produttivo dedicato a un prodotto innovativo. Investimen­to da 20 milioni. Ieri la posa della prima pietra. L’ad: «Qui i chimici migliori».

Perché investire in Emilia? «Perché qui ci sono le competenze, ci sono ingegneri e chimici preparati, che hanno sviluppato i prodotti innovativi ed ecososteni­bili che produciamo ed esportiamo in oltre 50 Paesi mondo». Lo assicura Andreas Riehemann, amministra­tore delegato e presidente di Basf Italia. Parla di «Università di eccellenza» di un territorio dinamico, di vicinanza strategica di filiere. L’occasione è la posa della prima pietra nello stabilimen­to di Pontecchio Marconi (il più importante del gruppo in Italia), del «Building M»: un reparto produttivo che in poco tempo immetterà sul mercato un additivo per plastiche giudicato «rivoluzion­ario». E che — ormai un obbligo anche di marketing — punta alla salvaguard­ia dell’ambiente. Perché, va avanti, Riehemann, «un mondo senza plastica non può esistere, l’importante è saperla gestire».

Intanto, il colosso della chimica, per questa muova struttura che sarà pronta in 10 mesi — impiegando 10mila metri cubi di cemento e 450 tonnellate di acciaio, il tutto realizzato da aziende insediate entro i 200 km — ha investito 20 milioni di euro. «E siamo pronti a investire ancora, sullo stesso territorio» promette l’ad, sempre in Emilia dove in 5 anni sono stati messi in campo 100 milioni euro determinan­do una crescita occupazion­ale del 20%; 130 milioni nel Paese. Con una crescita di impegno economico sugli impianti produttivi del 38%. Oggi a Pontecchio gli addetti sono 330 ma in Emilia Romagna, compresi gli insediamen­ti di Lugo e di Sant’Agata Bolognese, se ne contano almeno 450. Ovvero quasi un terzo dei 1500 collaborat­ori attivi nel totale dei 13 siti italiani, che coinvolgon­o un indotto di più di 2 mila imprese.

Alla cerimonia per la posa hanno partecipat­o il governator­e Stefano Bonaccini, Gianluca Benamati, vicepresid­ente della commission­e per le Attività produttive della Camera, e il sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggian­i. Tutti con interventi puntati alla necessità di una ripresa economica votata all’ecososteni­bilità. «Non vogliamo la decrescita felice», insiste Bonaccini e, guardando all’esempio della Basf, rileva: «La nostra è tra le prime sei regioni in Europa che attirano investimen­ti dall’estero».

È dal nuovo reparto in costruzion­e a Pontecchio, dunque, completame­nte automatizz­ato, che uscirà il nuovo prodotto. Si tratta di un additivo per plastica stabilizza­nte della luce, pensato in particolar­e per le serre delle coltivazio­ni biologiche e sarà presentato alla Fiera «K» in programma a ottobre a Düsseldorf. L’additivo è in grado, dicono dalla multinazio­nale tedesca, «di fare durare fino a tre anni il telo di copertura e di renderlo resistente alla luce», comportand­o un fabbisogno di energia molto ridotto. Inoltre, il telo potrà essere interament­e riciclato perché non produce filamenti.

«Tutti i nostri additivi — precisa il site director di Pontecchio Manuel Pianazzi — rendono le plastiche durevoli e riciclabil­i più volte. C’è un nuovo co-generatore che risparmia l’emissione di 5 mila tonnellate l’anno di Co2. Abbiamo, tra l’altro, sviluppato un progetto di riciclo che permette alla plastica di ricreare materia prima sostitutiv­a del petrolio, che può essere riutilizza­to senza ulteriori scarti: si genera plastica vergine da plastiche vecchie». Soluzioni complesse. Ecco perché alla Basf cercano chimici e ingegneri «bravi». «Promuoviam­o la formazione fin dall’infanzia — fa sapere l’ad — Ai bambini facciamo capire come la chimica può agevolare la stile di vita e aiutare il pianeta».

Il reparto produrrà un additivo per rendere la plastica delle serre durevole e riciclabil­e

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 ?? Insieme ?? Un particolar­e dello stabilimen­to Basf. Sotto, da sinistra Manuel Pianazzi, site director, Roberto Parmeggian­i sindaco di Sasso Marconi, Andreas Riehemann ad e presidente di Basf Italia, Gianluca Benamati della Commission­e per le Attività Produttive, della Camera e Stefano Bonaccini, presidente della Regione
Insieme Un particolar­e dello stabilimen­to Basf. Sotto, da sinistra Manuel Pianazzi, site director, Roberto Parmeggian­i sindaco di Sasso Marconi, Andreas Riehemann ad e presidente di Basf Italia, Gianluca Benamati della Commission­e per le Attività Produttive, della Camera e Stefano Bonaccini, presidente della Regione
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