«Giovani così mi commuovono»
Manuela, mamma
«All’inizio della manifestazione mi sono un po’ commossa. Questa coscienza adolescenziale sta risvegliando una massa critica», a dirlo è Manuela, che partecipa al corteo con Gaia, la figlia. È un sentimento comune ai tanti genitori che partecipano al corteo per il clima. C’è chi ha accompagnato i propri figli su richiesta dei bambini ma c’è chi, come Manuela, crede nel movimento e spera che il futuro sia più roseo per le nuove generazioni. «Io credo in questo movimento nonostante ci siano molti paradossi. Il fenomeno è veramente mondiale e questo mi dà i brividi. Il vento sta cambiando e questo si sente», dice la mamma mentre prosegue camminando abbracciata alla figlia. Gaia, 18 anni, la ascolta. Studia grafica e vorrebbe proseguire gli studi all’estero, in Francia, dove risiede l’altra metà della sua famiglia. «La speranza è che le cose cambino. Spero che questo movimento servirà a far smuovere davvero le menti». Nel corteo c’è un cartello che Manuela ricorda: “Giustizia ambientale significa giustizia sociale’ . « La discussione è più ampia della semplice manifestazione. Il mondo sono in pochi a dividerselo. Questo movimento e soprattutto l’arrivo di Greta è proprio una presa di coscienza mondiale dei giovanissimi che non hanno grandi prospettive». Il problema, per Manuela e Gaia, è soprattutto economico.