Weems, i record di Mr. Utilità La Virtus ha un’ala «totale»
Doppia-doppia al debutto: a un esordiente bianconero non accadeva dal ‘93
C’è stata l’accoppiata serba Teodosic-Markovic, poi i capocannonieri dell’anno scorso Gaines (in Serie A) e Hunter (in Champions League). Un poker d’assi calato in sede di campagna acquisti estiva dalla Virtus che ha catturato più di altri l’attenzione dei tifosi bianconeri. Fra le facce nuove che sono state più lontane dai riflettori c’è però Kyle Weems, ovvero il migliore in campo insieme a Stefan Markovic nel debutto vincente contro Roma. La sua doppia-doppia da 19 punti e 10 rimbalzi è la prima messa a segno da un debuttante nel campionato italiano con la maglia della Virtus dal 1993, quando Cliff Levingston piazzò 18 punti e 12 rimbalzi sempre contro Roma.
Punti e rimbalzi, presenza e solidità. Weems è un giocatore completo e funzionale al gioco di una squadra come la Segafredo, che ha deciso di alzare l’asticella verso traguardi ambiziosi sia in Italia sia in Europa. E, per farlo, ha puntato su un upgrade dal punto di vista fisico e atletico principalmente. Nativo di Topeka, in Kansas, dopo quattro buone stagioni collegiali a Missouri State (giocatore dell’anno della Missouri Valley Conference nel 2011), la sua carriera si è sviluppata tutta in Europa (Bonn, Bayreuth, Nanterre, Strasburgo, Besiktas, Tofas) e ora nel pieno della maturità agonistica, a 30 anni, gli ha offerto l’opportunità più importante. Djordjevic voleva un giocatore totale, versatile, di energia ma anche in grado di essere pericoloso offensivamente.
Che i modelli di Weems siano Lamar Odom e Jeff Green («Due che non erano considerati superstar ma che mettevano energia e cuore in ogni possesso», ha dichiarato recentemente), la dice lunga su che tipo di giocatore sia, una sorta di Mister Utilità. Poco pubblicizzato, perché considerato essenzialmente un difensore e un collante del gruppo, la sua prestazione offensiva contro Roma (6/10 da due e 2/3 da tre) ha sorpreso molti ma non chi lo vede ogni giorno in palestra e sa cosa aspettarsi da lui sul campo.
Equilibrio è la parola che più lo dipinge, in campo e fuori. A Bologna è accompagnato dalla moglie Jacque anche lei ex giocatrice di Missouri State con la quale condivide la vita da circa 15 anni – e i due figli Kyrie e Christian Jordan che hanno scorrazzato spesso nelle ultime settimane sui prati di Casa Virtus Alfasigma all’Arcoveggio, dove la famiglia ha vissuto prima di spostarsi in un nuovo appartamento. Una tranquillità interiore che gli deriva anche dalla fede che non nasconde. «Bella vittoria in casa per iniziare la stagione nel modo migliore. Grazie ai tifosi che sono venuti a vederci, siete stati grandi», ha twittato dopo il successo con Roma griffato dalla sua doppia-doppia. Mister Utilità è pronto a stupire.