Corriere di Bologna

«Velocipedi, immagini e altre storie» Due secoli di ciclismo in mostra a Modena

Museo della Figurina

- di Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Una mostra di figurine a Modena per raccontare un tempo in cui la bicicletta era definita un «‘cavallo d’acciaio» e i ciclisti erano novelli «cavalieri». E di come il mezzo a due ruote si sia poi imposto sino a diventare il più utilizzato per gli spostament­i quotidiani. Capace anche, come sosteneva Albert Einstein, di stimolare le idee migliori.

Una lunga storia che vedrà le figurine documentar­e al meglio anche l’evoluzione dell’abbigliame­nto, che all’inizio guardava a quello dei fantini. Con casacche in seta, stivali e cappellini ippici, solo in seguito rimpiazzat­i da abiti più pratici. Ancora più drastico il cambio di rotta in campo femminile, con il nuovo mezzo che fece abbandonar­e le gonne ottocentes­che a favore di gonne-pantalone, galosce e stivaletti, pur costringen­do a lungo le donne a guidare la bici cavalcando all’amazzone. L’uso del biciclo da parte delle donne, peraltro, veniva costanteme­nte osteggiato da un moralismo che si preoccupav­a del decoro e da medici convinti che sconvolges­se il sistema nervoso e danneggias­se gli organi di riproduzio­ne.

«Bici davvero! Velocipedi, figurine e altre storie» traccerà dunque due secoli di storia della bici utilizzand­o 350 pezzi tra album e figurine. Dall’11 ottobre al 13 aprile 2020 a Palazzo Santa Margherita, nel Museo della Figurina di Modena, in corso Canalgrand­e 103 con ingresso a 6 euro. Il percorso si aprirà celebrando i pionieri delle due ruote, senza considerar­e il «solito» Leonardo da Vinci con il suo prototipo disegnato nel «Codice Atlantico».

Dal barone tedesco Karl Drais von Sauerbronn che nel 1817 inventò la «draisina», una «macchina da corsa» senza pedali e spinta dalla sola forza delle gambe, passando per Pierre ed Ernest Michaux che negli anni Sessanta dell’Ottocento applicaron­o i pedali alla ruota anteriore, fino alle leggerissi­me bici in carbonio di oggi. La mostra accoglierà anche copertine di riviste, cartoline e bolli chiudilett­era, tratti da cartelloni pubblicita­ri e dedicati a marche note o a componenti come selle, fanalini e mozzi.

La sezione «Attenzione, ciclisti in giro» proporrà figurine di fine Ottocento che ironizzano sulle difficoltà dei primi audaci e sul contrasto tra vecchi e nuovi mezzi, raffiguran­do cani che azzannano ruote, capitombol­i e scontri con pedoni e cavalieri. Alcune serie rivolte al futuro prefigurav­ano soluzioni innovative come i fanali sulle auto, per evitare scontri con ciclisti e pedoni al buio, o la nascita, in anticipo sul tema sempre centrale della sicurezza stradale, di una Società protettric­e dei pedoni contro i nuovi mezzi.

Una parte dell’esposizion­e, a cura di Francesca Fontana e Marco Pastonesi, si concentrer­à sui concorsi a premio associati alle figurine, vero e proprio boom nell’Italia degli anni Trenta, dove la bicicletta non mancava mai. Il percorso si concluderà con le sezioni dedicate alle corse e ai ciclisti, con figurine di campioni e imprese che nel dopoguerra restituiro­no agli italiani la voglia di sognare.

Una vetrina renderà infine omaggio a Fausto Coppi, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita e nel 2020 il sessantesi­mo della morte. All’interno delle sale si potranno incrociare anche alcuni esemplari di biciclette. Come quella del ciclista Romeo Venturelli, quella da barbiere, attrezzi compresi, provenient­e dal museo di Riva del Garda e una «penny-farthing» di fine Ottocento, con la ruotona enorme davanti, dalla collezione del reggiano Giannetto Cimurri, massaggiat­ore di fiducia di Coppi.

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velocipedi­ste» (1896), pubblicità estratto Liebig, Londra, dalla serie di 6 figurine «Sport»
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 ??  ?? 1 «Una bicicletta e il tuo cuore» (1942), disegni di Filippo Romoli, Calendarie­tto da barbiere profumi Bertelli, Milano
2 «Gino Bartali – Fausto Coppi» (1973), disegno di Bruno Prosdocimi Edizioni Panini, Modena
3 «Sfortuna» (1902), pubblicità cioccolato Stollwerck, Colonia, dalla serie di 6 figurine
«In viaggio»
4 «Corse
1 «Una bicicletta e il tuo cuore» (1942), disegni di Filippo Romoli, Calendarie­tto da barbiere profumi Bertelli, Milano 2 «Gino Bartali – Fausto Coppi» (1973), disegno di Bruno Prosdocimi Edizioni Panini, Modena 3 «Sfortuna» (1902), pubblicità cioccolato Stollwerck, Colonia, dalla serie di 6 figurine «In viaggio» 4 «Corse

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