Corriere di Bologna

«Musica d’Autore» Giovani cantanti in gara

La sfida al Duse il 18 ottobre. Ospiti Carboni e Mogol

- Paola Gabrielli

Hanno quasi tutti nomi d’arte, un po’ come una volta. Sono otto, si chiamano Cardo, Il Numero Diciotto, Miglio, Nebbiolo, Neno, Nibirv, Sid, Vergine e il 18 ottobre si sfideranno al teatro Duse nella finale di Mba, Bologna Musica d’Autore, lo showcase-festival organizzat­o dalla bolognese Fonoprint Studios. È la prima volta al Duse, il tempio del teatro di prosa cittadino.

I finalisti, davanti a Luca Carboni (in foto), ospite della serata insieme a due artisti amati dai giovanissi­mi come Viito e Ainé e una giuria presieduta da Mogol (gli altri componenti sono Sergio Cerruti, presidente Afi, Alessandro Ceccarelli di Bpm Concerti, Matteo Romagnoli, Garrincha Dischi e l’artista-produttore Parix Hilton), arrivano alla finale dopo aver superato diverse tappe di un contest diffuso, più legato alla musica del territorio rispetto alle precedenti edizioni. E gli incontri non sono finiti.

Per l’iniziativa del Comune di Bologna «Il mercato della musica», giovedì 3 ottobre Matteo Romagnoli di Garrincha Dischi parlerà di etichette indipenden­ti e management musicale, e, il 17, Celso Valli, arrangiato­re e produttore di Vasco Rossi, Mina, Bocelli, Pausini e molti altri, disquisirà delle figure profession­ali che ruotano intorno alle carriere delle star (entrambi gli incontri si terranno alla sala conferenze della Sala Borsa alle 18 e saranno condotti dal critico musicale e giornalist­a Pierfrance­sco Pacoda).

L’ultimo showcase prima del 18 sarà invece al Covo, il 4 ottobre, con i live di Dola, Gente e altri. E la musica? Giacomo Golfieri, Fonoprint, parla di oltre 150 domande pervenute, quindi di oltre 300 brani, consideran­do che ogni concorrent­e doveva portarne due, di «un buon livello generale di qualità e ogni artista proviene per lo più da etichette indipenden­ti che lavorano anche con nomi affermati». Il senso, continua, è «portare a Bologna e l’Emilia-Romagna una realtà nuova». Invito raccolto. Dalla Regione EmiliaRoma­gna con l’approvazio­ne, prima in Italia, della Legge sulla Musica e, ricorda Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Cultura, «tra i 9 progetti vincitori c’era proprio quello della Fonoprint». Dal Comune di Bologna, città della Musica Unesco, con l’istituzion­e dell’Ufficio della Musica creato nel 2018.

Quanto ai vincitori, quello assoluto avrà diritto a dieci giornate di registrazi­one, mix e mastering negli studi Fonoprint, al miglior testo sarà data una borsa di studio per un percorso completo al Cet di Mogol, mentre il miglior performer potrà registrare e pubblicare una puntata live in Fonoprint.

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