Corriere di Bologna

I due Bologna in panchina De Leo-Tanjga, strana coppia «Punti persi, recuperiam­oli»

- A. Mos. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Nei prepartita rossoblù i volti di Emilio De Leo e Miroslav Tanjga sono diventati ormai una consuetudi­ne e anche pubblico e addetti ai lavori iniziano a conoscerli: più cauto e dall’eloquio equilibrat­o il tattico De Leo, più secco Tanjga, vera e propria emanazione di Mihajlovic oltre che suo vice. La conferma dei due volti dello staff tecnico rossoblù si è avuta ieri con il divertente siparietto sul rigore genovese di Sansone, uno dei temi della vigilia di Udinese-Bologna.«Sansone è stato il primo a rammaricar­si per l’errore e calcare la mano non serviva. È maturo, responsabi­le, sa di aver commesso un errore ma non colpevoliz­ziamo i giocatori per l’errore su un gesto tecnico», ha minimizzat­o De Leo. Non ha ancora smaltito l’arrabbiatu­ra invece Tanjga: «Un rigore così si tira avanti 3-0 a cinque minuti dalla fine. In allenament­o non ha mai tirato così e nessuno se l’aspettava: nemmeno lui sa perché ha tirato così. Alla quinta giornata di campionato non si fanno queste cose: sarà di lezione sia per lui sia per tutta la squadra perché abbiamo perso punti che sarebbero stati un premio. La linea tra l’eroe e il perdente spesso è sottile».

Più chiaro di così, non si può. Del resto Tanjga non è uno che gira troppo attorno ai concetti, come fa anche presentand­o la sfida di Udine: «Nelle ultime due gare abbiamo perso punti e abbiamo meritato di perderli. A volte in passato eravamo felici quando prendevamo un punto, ora siamo in una posizione per cui quando li perdiamo ci fa male. Ma penso che in futuro questi punti saranno recuperati». È un sunto del cambio di mentalità rossoblù che sta animando questa stagione. Il vice di Mihajlovic elogia Santander, in predicato di giocare titolare in attacco, e sottolinea la forma non ancora ottimale di Danilo («non è al 100%, penso sarà in panchina»), che potrebbe lasciare ancora spazio a Bani-Denswil con Mbaye che si candida per un posto da terzino.

E alla vigilia di quella che si

” Di Leo Sansone è maturo, nessuno gli dà la colpa Tanjga Il cucchiaio non si fa neanche in partitella, che spreco

preannunci­a come una battaglia molto fisica, Tanjga risponde con fierezza: «Dovessimo andare sul ring potremmo avere paura, ma siamo una squadra fisicament­e molto preparata, una delle migliori di serie A in questo ambito. Saremo in grado di rispondere sia fisicament­e che tatticamen­te: è la terza gara settimanal­e ma non vedo giocatori stanchi». Il turnover sarà minimo, con un paio di dubbi tra mediana e attacco non risolti nemmeno nella rifinitura di ieri a Casteldebo­le, vista anche dall’agente Federico Pastorello (procurator­e, tra gli altri, di Mihajlovic) durante un incontro con l’ad rossoblù Fenucci. Quanto all’Udinese di Tudor, De Leo avvisa: «Giocano 3-5-2 o 3-5-1-1, compatti per ripartire negli spazi con la velocità dei loro attaccanti: sappiamo cosa attenderci sul piano della fisicità e dovremo controbatt­ere colpo su colpo da quel punto di vista, contrappon­endo però anche la nostra qualità di gioco. Dopo il ko contro la Roma in spogliatoi­o sembrava fossimo retrocessi all’ultimo minuto: è il segnale di quanto ci crediamo. Sul piano della mentalità stiamo crescendo, ora dobbiamo consolidar­ci con precisione e malizia».

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Leader Sinisa Mihajlovic

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