Corriere di Bologna

Virtus sul velluto, tutto facile contro Pistoia

La Segafredo passa a Pistoia in scioltezza e senza mai rischiare: difesa bunker e attacco concreto

- di Luca Aquino L. A. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’asse Markovic-Hunter pilota la Virtus al successo sul campo di Pistoia. Non viene quindi fallito l’esame di maturità, se così si può chiamare una partita che arriva alla seconda di campionato. Erano comunque sei anni che i bianconeri non partivano con un due su due in Serie A, qualcosa vorrà pur dire.

Dopo i 12 assist all’esordio contro Roma, Markovic ne confeziona altri 14 confermand­osi regista sublime con il cioccolati­no sempre pronto a essere dispensato ai compagni. Hunter è quello che ne scarta di più, suo bersaglio preferito specialmen­te in un ultimo quarto da 13 punti per l’americano, che confeziona una prova da 22 punti in 17 minuti. Incontenib­ile per i lunghi pistoiesi, invero nettamente più deboli con la perdurante assenza dell’australian­o Brandt.

È sotto canestro, infatti, che la Virtus costruisce giustament­e la sua vittoria, dando una seconda gioia di giornata alla proprietà. Segafredo, poco prima, si era infatti issata sul tetto del mondo nel ciclismo, con il trionfo di Pedersen, corridore della Zanetti band, nella prova iridata in linea.

I lunghi, si diceva: Hunter, Gamble, Ricci e Baldi Rossi hanno prodotto 54 punti, capitalizz­ando la superiorit­à in area espressa anche dal 34-23 a rimbalzo e soprattutt­o dal 54-18 nei punti in area. I bianconeri sono arrivati infatti facilmente al ferro, sfruttando la propria fisicità e hanno conseguent­emente sbarrato la via verso il proprio canestro agli avversari, tenuti a 11/30 da due e respinti praticamen­te a ogni incursione.

La partita, sostanzial­mente, non c’è mai stata e la Segafredo ha guidato nel punteggio e nel gioco dal primo all’ultimo possesso. «Siamo stati sempre avanti e abbiamo fatto un’ottima gara difensivam­ente — spiega Djordjevic —. Una vittoria di squadra con un playmaking accurato. E anche se alcuni ragazzi offensivam­ente non erano in palla con la difesa abbiamo trovato le armi giuste».

Ricci, con 9 dei primi 11 punti di squadra, e Gamble hanno indicato la via lanciando la prima fuga sul 14-30 che Pistoia ha cercato di rintuzzare con le fiammate da otto metri del solo Petteway. I canestri di talento dell’americano hanno prodotto dei riavvicina­mento, ma la sensazione che la Virtus potesse complicars­i irreparabi­lmente la vita in questa partita non c’è mai e i due punti sono andati in archivio col quarto periodo prodotto dalla coppia MarkovicHu­nter.

«Abbiamo mostrato un bell’atteggiame­nto in difesa, anche se bisogna essere più furbi, magari non spendere falli a metà campo. Come dice il vecchio maestro Boscia, la difesa non si gioca con una palla rubata, ma con il culo per terra», sentenzia Djordjevic. Domenica, contro Venezia tornerà in campo Teodosic, che ha dichiarato di essere tornato ad allenarsi venerdì.

Djordjevic «Abbiamo mostrato una buona difesa, anche se bisogna essere più furbi, magari non spendere troppi falli a metà campo»

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I due hanno mostrato per tutta la gara sintonia, tiro e superiorit­à tecnica
Coppia delle meraviglie Nella foto, Markovic e Hunter in un momento di pausa I due hanno mostrato per tutta la gara sintonia, tiro e superiorit­à tecnica
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